Politano: “Non è vero che rifiutai il Napoli. Con il 4-3-3 voglio arrivare all’Europeo”
L'attaccante a Radio Kiss chiude il tormentone di mercato e pensa a Gattuso: "Diverso da Conte, ci fa allenare con palla"

“Non ho mai rifiutato Napoli, è sempre stata una piazza di mio gradimento. Quell’anno col Sassuolo c’erano dei problemi di documenti con Carnevali che non sto neanche qui a sottolineare. Sono contento di essere arrivato due anni dopo”.
E ora che è arrivato, due anni dopo il tormentone che tenne il Napoli inchiodato al mercato di gennaio rilancio dopo rilancio, Matteo Politano ci tiene a chiudere quel capitolo. L’attaccante vuole la consacrazione proprio con la maglia azzurra, e soprattutto con il tanto amato 4-3-3.
“Nel 4-3-3 riesco ad esprimermi al meglio – dice ai microfoni di Radio Kiss Kiss – per cui sono contentissimo di aver fatto questa scelta. Io nel 4-3-3 mi esprimo al meglio perché mi piace giocare largo e venire tra le linee per andare sul piede forte. Così è tutto più facile. Voglio tornare a giocare a grandi livelli. Napoli mi può permettere di far questo. E di puntare agli Europei”.
Da Conte a Gattuso, cosa cambia?
“Gattuso è molto bravo, a me piacciono i suoi allenamenti, sempre con la palla rispetto a Conte che lavorava più fisicamente e meno col pallone. Se mi dovesse chiedere dei suoi schemi? Ci può stare che un allenatore chieda ad un giocatore ex Inter certi tipi di movimenti, schemi e cose varie. Ne parlerò col mister. Starà a lui poi scegliere la chiave migliore per affrontare la partita”.
E’ un altro Napoli adesso…
“La partita con l’Inter di un mese fa, quando s’era visto un bel Napoli, non fu negativa perché s’era visto un Napoli in forte ripresa, che voleva fare la partita, come fatto con la Lazio. La squadra è forte e ci sono tutte le potenzialità per far bene. C’è un gruppo unito. Da tanti anni Lorenzo Insigne mi dice vieni qui, vieni qui, vieni qui… Ora ci siamo riusciti”.
A proposito di Insigne, già con il Lecce potrebbe partire nel tridente con lui e Milik.
“Lorenzo è un grandissimo campione in campo e fuori dal campo. Fa sentire la sua importanza dentro e fuori lo spogliatoio. Siamo felici di averlo come capitano, se sta bene fisicamente e mentalmente può fare la differenza. Ma ci sono anche Callejon e Lozano, due grandissimi calciatori. Siamo una delle squadre con più alternative, il mister ha l’imbarazzo della scelta”.
Prima l’Inter, poi il Barcellona, che lui ha già affrontato proprio in nerazzurro:
“Fuori casa loro sono tutt’altra squadra. Loro concedono tanto, dovremo essere bravi a fare risultato in area. Con l’Inter eravamo andati in vantaggio subito, potevamo fare anche il terzo o il quarto gol. Devi essere bravo a sfruttare le occasioni che loro comunque concedono”.