Damascelli: Gasperini al livello del pubblico viola. Un bell’applauso a tutti e rutto libero
La tifoseria del Franchi non risparmia offese a nessuno. Se il tecnico si fosse fermato alla rabbia avrebbe avuto ragione, ma ha voluto sputare sui tifosi il loro stesso liquame

“Libero insulto in libero stadio. Purché non riguardi il colore della pelle, il resto è ammesso, fa parte del linguaggio del nostro meraviglioso pubblico, senza alcuna sollevazione popolare o di intellettuali di repertorio”.
Lo scrive, su Il Giornale, Tony Damascelli, commentando quanto accaduto ieri al Franchi. Il pubblico viola ha insultato per tutta la durata della partita di Coppa Italia l’allenatore dell’Atalanta Gian Piero Gasperini. Lui, poi, si è sfogato in conferenza stampa. Un comportamento che Damascelli contesta, mettendolo sullo stesso piano di quello della tifoseria della Fiorentina.
Le offese del pubblico viola, scrive, sono un classico.
“A Firenze è un classico, si tratti di Lippi o di Allegri o di Sarri, li cito apposta perché è gente di Toscana, chi osa sfidare la Viola e avvicinarsi all’Arno deve pagare il conto, figlio di puttana e merdaiolo, in dosi outlet, non si nega a nessuno”.
Stavolta a farne le spese del “fiume di melma” è stato Gasperini.
“Se si fosse fermato alla rabbia e al malessere morale, il Gasp avrebbe avuto ragioni mille ma ha voluto sputare lo stesso liquame. Nessuna sorpresa, senza l’oltraggio, senza l’offesa non c’è partita. Basta leggere i titoli di certi fogli che invitano non a battere l’avversario ma a cancellarlo. Che non sarà figlio di N.N. ma poco ci manca. Come si dice in questi casi un bell’applauso a tutti e rutto libero. Alla prossima”.