Gattuso: «Il Napoli comincia a piacermi, sta meglio fisicamente. Meret o Ospina? Vedrete domani»
In conferenza: «Questi giocatori si sono esaltati con Sarri, quel Napoli era una macchina perfetta. Non possiamo giocare come una provinciale. Koulibaly non lo rischio»

Sta per cominciare la conferenza stampa di Rino Gattuso alla vigilia di Lazio-Napoli gara dell’ultima giornata del girone di andata.
«Dobbiamo commettere meno errori, dobbiamo dare continuità al gioco. Migliorare il palleggio, bisogna continuare su questa strada. Tra il Parma e l’Inter, sembrano due squadre diverse. Squadra che ste meglio fisicamente, che comincia a fare un gioco che piace a me. La Lazio nei primi messi faceva fatica e si è ripresa, anche noi dobbiamo credere in quello che facciamo e dare mentalità giusta alla mia squadra».
«Meret ha commesso un errore, ma anche altri ne hanno commesso. Domani scelgo chi deve giocare, non c’è nessuna esclusione. Con Ancelotti si alternavano, abbiamo due portieri validi e anche Karnezis è molto bravo».
«Demme non è ancora giocatore ufficiale del Napoli».
«Meret è titolare però vediamo. È stato anche due giorni che non si è allenato. Vedrete domani».
«La squadra deve cercare serenità, i dati sono confortanti, stiamo crescendo, c’è poca serenità adesso».
«Fabian e Allan? Vediamo domani. I giocatori stanno facendo quello che sto chiedendo loro. Sento parlare di multe, che non sta sul pezzo. C’è grande entusiasmo, anche se c’è grande rammarico. C’è gente che sta 5-6 ore nella struttura per curarsi, per allenarsi. Ci sono stati problemi, i giocatori mi danno tutto. Escono fuori cose che non sono vere, non è corretto scrivere certe cose».
«La Lazio non è solo Immobile, grande velocità, grande tecnica, fisicità, giocatori di qualità. Non dobbiamo dare loro profondità, sarà la stessa partita giocata con l’Inter. dobbiamo essere bravi a giocare sui loro difetti perché anche loro hanno difetti».
«Comincio a vedere come la squadra tiene il campo, quello che mi piace, quello che stiamo chiedendo».
«Koulibaly ha lavorato tre giorni molto molto bene. Non possiamo permetterci altra ricaduta, ha ancora un po’ di edema, non possiamo rischiare. Non me la sento di mettere giocatori in campo col rischio che devono stare fuori due tre mesi. Da lunedì andremo a velocità diverse e vediamo».
«Contro il Parma ho visto ripartenze, non con l’Inter. Ci ha messo in difficoltà la loro qualità di palleggio. La Lazio sono bravi a palleggiare, non dobbiamo dare loro profondità. Immobile è incredibile come riesce ad attaccare la profondità».
«Sì, non sto qui a raccontarvi barzellette. Non vedo una squadra morta, ve lo avrei detto. Vedo grande entusiasmo, grandissima voglia, poi bisogna fare filotto vittorie importanti e muovere la classifica. Non può pensare di avere classifica attuale. Ha dei valori, giocatori importanti. Bisogna dar loro tranquillità».
«Non voglio parlare di Demme, sarebbe mancanza di rispetto. Capitano del Lipsia da 4-5 anni, primo in classifica, ha giocato in Champions. Tanti giocatori mi piacciono. Ne parleremo».
«Mertens arriva martedì sera, è in Belgio col fisioterapista della Nazionale, ha fatto le cure che doveva fare».
«Testa e gambe vanno di pari passo. Bisogna farle funzionare allo stesso modo. Poi la qualità è una componente importante».
«Fabian. È un giocatore importante, giovane, di grande futuro, molto forte. In questo momento vi è sfuggito qualcosa. Mi piace lavorare con le coppie, l’ho detto il primo giorno. Siamo quattro per tre posti. Ne mancano due, quindi. Fabian preferisce più da mezz’ala, lo sappiamo, stiamo facendo di necessità virtù. Con l’Inter ha fatto a tratti buone cose, ci vuole tempo. È per questo che stiamo andando alla ricerca dei doppi ruoli e avere più scelta. Allenarsi con i doppi ruoli, anche in allenamento comincia a esserci la competitività».
«Lozano. Ho una mai idea. Molto molto forte, ha fatto 42-43 gol in due anni. Ha bisogno di scattare continuamente, non riesce a dare continuità alla sua corsa, deve migliorare su questo. Quando avrà la gamba brillante, potrà darci una man o»
«Di Lorenzo centrale, domani valutiamo. Al di là della scivolata, ho visto grande Di Lorenzo. Ha combattuto contro Lukaku che ha grande fisicità ed è difficile da marcare».
«Callejon è nel suo ruolo, lo ha fatto per tantissimi anni. Il Napoli di Sarri era una macchina perfetta, giocava a memoria, sembrava la Playstation, i giocatori si sono esaltati con questo modo di giocare. Può fare molto di più. Al 70esimo non riesce più a esprimere forza e qualità».
«Se fossi convinto di giocare da provinciale e vincere le partite, lo farei. Non abbiamo caratteristiche, mentalità per giocare da provinciale. Non ci ho pensato? Ci ho pensato. Dopo bisogna esserne sicuri, bisogna stare molto attenti. Quando si arriva e cominci a chiedere un qualcosa, e poi la smonti ogni settimana, perdi credibilità. Poi ti puoi abbassare 10-15 metri. Se non hai la giusta mentalità, non ci arrivi».
«Col presidente mi sento tutti i giorni, parliamo di tutto. C’è grande stima».
«I giocatori vanno scelti in base alla funzionalità. Bisogna capire se i giocatori sono funzionali a quello che vogliamo fare. Abbiamo persone come Giuntoli, si sta ore e ore per guardare quello che stiamo cercando. Possiamo fare buone cose».
«Elmas regista? Ci ho pensato ma a lui piace andare a mordere in avanti. Può diventare molto forte ma è una mezzala. Non riesce a tenere la posizione, deve migliorare anche nel palleggio, bisogna lavorare. Condizione fisica? Stiamo chiedendo alla squadra un lavoro differente rispetto a quanto si faceva con Carlo. Abbiamo meno campo da coprire e le corse sono differenti».
«Oggi il portiere dà la superiorità numerica e noi dobbiamo passare dal portiere. Con l’Inter ci abbiamo provato e dobbiamo continuare. Il problema non è dei centrali: è dei centrali, dei terzini, del vertice basso».
«Giocare al San Paolo. Perché un giocatore deve venire nel Napoli di Gattuso? Amare quello che si fa, questo lavoro è la cosa più bella al mondo. Il gioco diventa un lavoro, anche con tanti soldi, siamo privilegiati, dobbiamo baciare per terra per la fortuna che abbiamo avuto. Chiedo la voglia, venire al campo e far fatica. Tanti anni fa si poteva giocare se eri bravo a livello tecnico e lasciavi qualcosa per strada fisicamente. Oggi no, devi avere sempre motore lucido. Chiedo sempre grandissimo impegno. Posso accettare qualche sciocchezza, ma in campo bisogna pedalare, rispetto per i compagni. Chiedo senso di appartenenza».
«In questo momento non c’è nulla da scherzare. So quali sono le nostre difficoltà. Ho la consapevolezza di allenare una squadra forte, che se trova il canale giusto non si ferma pi. Non ho voglia di venire qui a fare i sorrisini da ebete. Inchianare (in calabrese) mi piace ma dobbiamo avere la consapevolezza di voler salire salire, dobbiamo essere calami e lavorare. Quando saremo più tranquilli di testa e con la gamba più frizzantina, questa è una squadra che farà divertire»