La Stampa: purtroppo per Ibra, è il Milan a non essere tornato indietro di dieci anni
Il problema del Milan non era e non è l’allenatore. A risvegliarlo non è bastato nemmeno il vecchio Ibra. Che è sembrato chiedersi: "Ma dove sono capitato?"

Su La Stampa, Jacopo D’Orsi scrive del Milan, che non è riuscito a sbloccare il risultato contro la Samp nonostante Ibra.
“Spiega tutto la faccia di Ibrahimovic dopo aver visto Krunic sprecare una sua magia, passando il pallone ad Audero invece di sfondare la porta. Avrà rimpianto perfino l’antico amico Nocerino, che certe occasioni non le sbagliava. «Ma dove sono capitato?», è sembrato chiedersi il totem svedese, entrato da 9’ in soccorso a una squadra spenta, priva di qualità, volenterosa ma proprio per questo ancor più colpevole della propria inconcludenza”.
Non è cambiato nulla con Pioli in rossonero, anzi. Cosa che dimostra che il problema non era Giampaolo.
“Il tecnico rossonero ha abbassato la media punti di Giampaolo (1,18 a 1,29), avanti così il club inizierà a fare qualche riflessione anche su di lui. Proprio Pioli in ogni caso dimostra che il problema del Milan non era e non è l’allenatore. A risvegliarlo non è bastato nemmeno il vecchio Ibra”.
Il problema, scrive D’Orsi, è che a questo Milan non basta nemmeno il campione svedese.
“Purtroppo per lui, è il Milan a non essere tornato indietro di dieci anni: dove c’erano Seedorf e Pirlo ha ritrovato Krunic e Bennacer; al posto di Pato e Robinho, Suso e Calhanoglu, subito spariti dietro le spalle del gigante”.
Anche Ibra, a questo punto, si sarà accorto della missione complicatissima a cui è stato chiamato.