Coppa Italia, contro l’Udinese il Napoli può tornare al suo gioco d’attacco

Si scalda la Coppa Italia con tutte le squadre migliori negli ottavi di finale (partita secca). Debutta il Napoli contro l’Udinese al San Paolo. Detentrice del trofeo, vinto l’anno scorso contro la Fiorentina, bissando il successo di due anni prima contro la Juventus, la squadra azzurra (nove volte finalista di Coppa, cinque vittorie) ha l’obbligo […]

Si scalda la Coppa Italia con tutte le squadre migliori negli ottavi di finale (partita secca). Debutta il Napoli contro l’Udinese al San Paolo. Detentrice del trofeo, vinto l’anno scorso contro la Fiorentina, bissando il successo di due anni prima contro la Juventus, la squadra azzurra (nove volte finalista di Coppa, cinque vittorie) ha l’obbligo di prendere sul serio la competizione per arricchire il suo palmares e assicurarsi comunque un passaporto minore per l’Europa se non farà meglio in campionato.

Il torneo italiano non ha il fascino dei tornei omologhi in altri Paesi, ma questo serve a “giustificare” gli insuccessi. Resta valida, prestigiosa e desiderata la vittoria che non sarà solo un dato statistico negli almanacchi.

Questa fase finale della Coppa vede in lizza sette delle prime nove squadre del campionato e, nonostante l’inevitabile turn-over, può offrire indicazioni per il campionato stesso.

Benitez deve ritoccare la difesa per la squalifica di Albiol e non avrà Inler per lo stesso motivo. E’ l’occasione per vedere Gabbiadini (al posto di Callejon) per una partita intera. Il sinistro magico dell’ex sampdoriano è destinato ad arricchire il potenziale offensivo del Napoli, considerato tra i migliori in Italia.

Sarà interessante la prova di Zapata (gran finale dalla panchina contro la Lazio) per valutarne i miglioramenti, mentre restano ancora celate le qualità del giocatore. Tornerà Jorginho in mediana perché il Napoli dovrà “fare” la partita e occorre uno che sappia proporre gioco. Jorginho è un po’ scomparso, messo da parte soprattutto dalla necessità di avere due mediani di rottura contro Juve e Lazio. Se ne attende il riscatto. Si vorrebbe rivedere anche il migliore Hamsik che, dopo i lampi di Doha, si è nuovamente spento.

L’Udinese, che in campionato non vince da cinque turni (tre punti), è avversario addomesticabile sulla carta. Il suo rendimento esterno è mediocre con pochi gol all’attivo (7 in nove gare). Ma la partita “secca” può riservare sorprese intrigando soprattutto le formazioni minori all’impresa. I valori in campo, pur con le assenze, restano a favore del Napoli.

Dopo due partite di contenimento, ora la squadra di Benitez è chiamata a prendere l’iniziativa e a creare gioco. Il rendimento esterno degli azzurri è superiore solo sulla carta (18 punti contro i 15 casalinghi però con una partita in più giocata in trasferta). In ogni caso, il Napoli dovrà tornare alla filosofia dell’allenatore spagnolo, cioè ridiventare la squadra che fa il suo gioco non potendo più “adagiarsi” su quello avversario. L’Udinese sarà compatta in difesa e sarà il Napoli a dovere attaccare, naturalmente con l’equilibrio che Benitez predica.

L’Udinese cercherà di giocare in superiorità numerica a centrocampo (3-5-1-1) e al Napoli toccherà superare le difficoltà nella zona centrale, magari saltandola con lanci immediati agli attaccanti. Di Natale (8 gol in campionato), se ci sarà, e Thereau hanno i colpi per far male in contropiede, sollecitati dal portoghese Bruno Fernandes, giocatore di qualità. Sugli esterni, temibile a destra è lo svizzero Widmer dotato di buona velocità nei ribaltamenti di fronte.

L’organizzazione difensiva del Napoli, così ben registrata nelle due partite di contenimento contro Juve e Lazio, dovrà mantenere gli stessi equilibri (squadra corta e compatta) per non patire di rimessa. Sembra che Benitez impieghi ancora Gargano, che sta giocando molto non solo come numero di partite, ma come intensità di gioco, per assicurarsi un puntello di grande efficacia nel cuore del campo dove gli avversari cercano di fare la loro partita.

Il pronostico è per gli azzurri. Doverosamente concentrati e sicuri del loro potenziale tecnico, non potranno fallire l’obiettivo del passaggio ai quarti.
Mimmo Carratelli

 

COPPA ITALIA. Ottavi di finale. Partita secca.

Milan-Sassuolo 2-1, Torino-Lazio 1-3.

Parma-Cagliari 2-1; Juventus-Verona 6-1.

Roma-Empoli 2-1 d.t.s.

21 gennaio: Fiorentina-Atalanta, Inter-Sampdoria.

22 gennaio: Napoli-Udinese.

Quarti di finale:

Milan-Lazio

Parma-Juventus

Roma-Fiorentina/Atalanta

Inter/Sampdoria-Napoli/Udinese.

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