Cesena-Napoli 1-4, le pagelle. Hamsik il migliore, tante insufficienze: da Britos a De Guzman
Cesena-Napoli 1-4, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia RAFAEL 6,5 – Braccia aperte e sguardo al cielo prima che la partita cominci. Gasato dalla Supercoppa, sfodera sicurezza. Attento sulle poche conclusioni del Cesena (i colpi di testa di Brienza e Almeida). Deciso nelle uscite a pugni. Deciso nell’uscita a terra contro Rodriguez. Prende un […]

Cesena-Napoli 1-4, le pagelle di Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia
RAFAEL 6,5 – Braccia aperte e sguardo al cielo prima che la partita cominci. Gasato dalla Supercoppa, sfodera sicurezza. Attento sulle poche conclusioni del Cesena (i colpi di testa di Brienza e Almeida). Deciso nelle uscite a pugni. Deciso nell’uscita a terra contro Rodriguez. Prende un gol imparabile a partita chiusissima.
Esce, ci mette i pugni, è tranquillo in porta. Ma, soprattutto, lui passa ad Hamsik, Hamsik la passa ad Higuain e Gonzalo va in gol. Benedetta la Supercoppa, mi commuovo ancora al solo pensiero. E adesso, quando lo vedo pregare, guardo anch’io lassù – 7
MAGGIO 5,5 – Per correre, corre. Recupera palla e spinge. Non ha avversari pericolosi da contenere. Rapide le sovrapposizioni sulla corsia destra. Ma è mediocre nel tocco decisivo e nel cross.
Corre. E dopo una sosta così lunga è già un buon risultato. Il resto verrà (poi, Mimmo, ma quando mai Maggio ha saputo fare un cross?) – 6
HENRIQUE 5 – Gioca al posto di Koulibaly (diffidato, c’è la Juve domenica) e giostra sul centro-destra. Notevole il recupero in area su Rodriguez sul due a zero. Per il resto, ordinaria amministrazione e qualche errore. Ammonito (52’) proprio dopo un errore consegnando palla a Rodriguez sul quale è costretto a fare fallo.
Mi è sembrato messo lì a caso. Secondo me il peggiore. Comunque Kouli era da salvaguardare, perciò, sto – 4,5
ALBIOL 6 – Hugo Almeida lo impegna poco. Nella ripresa deve fronteggiare Rodriguez, ma non cambia nulla. Partita sicura senza dovere fare prodigi. Un po’ di autosufficienza gli sporca il match.
Non è che l’abbia visto così sicuro, io… – 5
BRITOS 4,5 – Impreciso, scoordinato, spesso in difficoltà nel controllo della palla. Non avendo avversari diretti, spinge molto, ma è poco concreto al momento conclusivo. Non è mai sicuro anche a palla libera, senza pressione.
Per tutta la partita mi sono chiesta se erano i nostri a spingere per giocare su Britos, o era il Cesena ad aver capito che su Britos si può giocare a qualsiasi cosa tanto lui non partecipa. Inspiegabile – 4,5
DAVID LOPEZ 5,5 – Mai brillante, ma continuo e attento. Balla all’inizio contro un Cesena che gioca con più uomini a centrocampo. Poi prende sicurezza. Il suo gioco è scarno, senza fronzoli. Va anche a concludere: colpo di testa alto su corner.
Almeno la sufficienza la merita, secondo me – 6
GARGANO 6,5 – Più di quantità che di qualità. Corre molto, recupera palloni, tantissimi, li smista senza genio, però domina a centrocampo dopo un inizio difficoltoso per la superiorità numerica del Cesena in zona. Concreto nella fase passiva, si perde un po’ quando è costretto a costruire gioco avanzando. Apre spesso sugli esterni con buona visione del gioco. Esce nel finale dopo avere dato molto.
Ha dato tanto, non molto. La qualità non puoi pretenderla da Gargano, ma la spinta a manovella sì e lui spinge persino di spalla – 7
JORGINHO s.v – Entra per Gargano (67’) perché Benitez vuole più tocchi sapienti in mezzo al campo. Pochi tocchi, quanto basta.
Ecco, da Jorginho invece ti aspetti la qualità per cui quando non arriva ti delude – s.v.
CALLEJON 6 – Comincia inspiegabilmente arretrato e forse in soggezione contro Magnusson (1,90). Ma sale di tono col passare dei minuti. Sblocca il risultato con un tiro di potenza tornando a segnare dopo sei gare di digiuno. Non andava in gol dal 2 novembre (il gol alla Roma). Si rende molto utile a centrocampo. Ma non è ancora il migliore Callejon, soprattutto in fase d’attacco. Esce nel finale.
Sappiamo due cose, oggi: la prima è che ancora si ricorda come si fa, la seconda è che forse ha capito che almeno fino a giugno deve restare con noi, per cui è meglio se gioca – 6
RADOSEVIC s.v. – Entra per Callejon (83’) e deve fare poco. Un paio di contrasti vinti.
Uno schiaffo al Cesena. Vinciamo 4-1 e buttiamo dentro anche Radosevic. L’ho trovato un momento bellissimo – s.v.
HAMSIK 8 – Primo tempo più a ridosso di Higuain, ripresa a tutto campo rientrando profondo per iniziare la manovra di attacco. Partita piena, giocata con grande continuità. È Marek a illuminare il gioco del Napoli. Sicuro nel dribbling, forte nei contrasti, magnifico negli scambi ripetuti con Higuain. Prima di andare a segno (terzo gol in campionato dopo la doppietta al Verona), manda a rete Callejon e Higuain con due assist decisivi. Il cognato Gargano lo abbraccia dopo il gol, gioia in famiglia. Astuto “velo” sul secondo gol del Pipita. Cerca spesso il tiro. Due sventole vengono ribattute dal difensore che gli fa muro. Non gli riesce un lungo pallonetto (palla a lato) vedendo Leali fuori dai pali. Caricatissimo per l’appuntamento di domenica sera con la Juve: le ha segnato già cinque gol. Resta in campo sino alla fine, stavolta non c’è sostituzione.
Una partita bellissima, segno che quanto abbiamo visto nell’allenamento a porte aperte può forse essere sintomo di una ripresa. Ha dato una palla ad Higuain che è stata pura poesia. Vederlo giocare così è talmente bello che non voglio neppure sporcarlo con le parole – 8
DE GUZMAN 4,5 – Gioca al posto di Mertens come in Supercoppa. Incide poco, ma rientrando a centrocampo consente ad Hamsik di giocare più vicino alla porta. Perde spesso il duello con Giorgi, l’esterno destro romagnolo che gli va via più di una volta. Esce dopo un’ora di partita opaca.
Ecco, opaco. Sembrava una pallina di Natale impolverata, dismessa – 4,5
MERTENS 6 – Entra per De Guzman (62’). Comincia sul lato destro e si fa notare per due interventi difensivi. Riprende la consueta posizione mancina cercando la conclusione. Fuori, oltre il secondo palo, il diagonale che scaglia nel finale.
Corre di nuovo come sa fare lui: mi basta – 6
HIGUAIN 7,5 – Non ha più gesti di insofferenza e gioca una partita di grande impegno, rientrando, cercando lo scambio con Hamsik, puntando la porta, lottando quando arretra per pressare l’avversario e riportare la squadra avanti. Doppietta prodigiosa. Prima evita il portiere sul prodigioso lancio di Hamsik (secondo gol azzurro). Poi, sulla linea del limite, spettacolare controllo della palla, destro, sinistro, destro, e tiro ficcante (quarta rete del Napoli). Sale a nove gol in campionato alla pari di Callejon. Contro il Cesena ripete la doppietta in Supercoppa. In campionato non segnava da quattro turni.
Che dio di gol che ha fatto, che dio di gol. E quando ha chiamato Hamsik per dirgli che il gol era merito suo mi stavo mettendo a piangere – 8
BENITEZ 7 – Deve fare a mano di Ghoulam impegnato nella Coppa d’Africa e si affida a Britos, non ha altra soluzione. Trattiene Koulibaly in panchina per non rischiarlo in vista della Juve (diffidato, avrebbe potuto rischiare un “giallo”). Per il resto conferma la formazione che ha conquistato la Supercoppa con De Guzman a sinistra e Mertens in panchina per un’ora. L’olandese non fa una gran partita ma consente ad Hamsik di essere più libero e presente nella fasi conclusive. È l’ultima “mossa” del tecnico. Funziona perché, da Doha a Cesena, Marek gioca alla grande. Si dispera per alcune distrazioni difensive. Callejon e Mertens non sono ancora al massimo per avere una squadra incisiva sulle fasce come nei periodi del Napoli più brillante. Non cambia modulo nonostante la superiorità numerica del Cesena a centrocampo, ma poi la squadra romagnola arretra e gli basta Gargano con David Lopez per padroneggiare la zona centrale. Ora, tutto concentrato sulla Juventus.
Per me rinnova. Mi aggrappo a questa speranza perché quei tre tocchi sul secondo gol sono tutti suoi. E quando una squadra gioca così vorresti solo non smettesse mai – 8
p. s. Ai cesenati: nun sputà ‘ncopp ‘o Vesuvio, che prima o poi la lava calda calda nel fondoschiena ti torna…
Mimmo Carratelli e Ilaria Puglia