ilNapolista

Moggi: con Sarri la Juve non regge il ritmo per 90’ e viene spesso recuperata

Con Allegri i bianconeri avevano la migliore difesa e il migliore attacco del campionato. Oggi l’attacco segna meno e la difesa incassa più gol e Ronaldo è in calo

Moggi: con Sarri la Juve non regge il ritmo per 90’ e viene spesso recuperata

Su Libero, Luciano Moggi analizza l’ultima giornata di campionato. Parte dall’Inter, che a San Siro non è andata oltre il pareggio a reti inviolate con la Roma.

“L’inizio della gara ha fotografato perfettamente il diverso pensiero dei due allenatori. Conte ha cercato di non prendere gol difendendo basso, e magari di segnare attaccando prevalentemente di rimessa. Mentre Fonseca è andato alla ricerca della rete con il solito pressing alto, senza peraltro riuscire ad impensierire più di tanto Handanovic, poco impegnato”.

Le differenze tra la Juve di Allegri e quella di Sarri

La sconfitta della Juve contro la Lazio, invece, ha mostrato le differenze tra la Juve di Sarri e quella di Allegri.

“Con Allegri la squadra, una volta in vantaggio, difficilmente veniva raggiunta. Con Sarri viene spesso recuperata (ultimo il Sassuolo) e qualche volta anche superata (Lazio). Con Allegri vantava sempre la migliore difesa e il migliore attacco del campionato. Con Sarri al momento la prerogativa è venuta meno perché l’attacco segna meno e la difesa incassa più gol”.

Insomma, con il passaggio da Allegri a Sarri il gioco

“se non è peggiorato, non è certamente migliorato”.

Anche Ronaldo, “che segnava a raffica con il precedente allenatore”, sta attraversando un calo di forma notevole. Anche se contro la Lazio ha registrato dei miglioramenti

“che però, al momento, garantiscono appena il minimo sindacale che è troppo poco per un campione come CR7”.

I bianconeri non reggono il gioco del nuovo tecnico

Probabilmente, scrive Moggi, la Juve non regge il gioco di Sarri.

“lo spostamento del baricentro in avanti non è nelle corde dei giocatori attuali che dimostrano di non poter reggere il ritmo per 90’”.

Proprio come aveva detto Chiellini, quando aveva spiegato che con il nuovo tecnico era cambiato tutto.

“Come dire che la volontà del nuovo allenatore di pressare alto non è stata ancora digerita dalla squadra, che fatica a compattarsi dietro e per questo subisce più gol”.

Delle altre Moggi scrive poco.

Del Napoli mette in evidenza il “gioco inguardabile”. E il fatto di essere riuscito a rimontare lo svantaggio

“con un secondo tempo almeno volitivo ma pieno di confusione”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata