L’Italia dei rincalzi batte l’Albania grazie a Okaka

Quando Conte ha inserito (64’) più potenza e centimetri in attacco con Okaka per Giovinco e Matri per Destro ha ottenuto la quinta vittoria (e un pareggio) della sua gestione nell’amichevole contro l’Albania a Genova. Per il sampdoriano Okaha (italianissimo, genitori nigeriani) debutto e gol di testa col concorso della deviazione di Salihi sul corner […]

Quando Conte ha inserito (64’) più potenza e centimetri in attacco con Okaka per Giovinco e Matri per Destro ha ottenuto la quinta vittoria (e un pareggio) della sua gestione nell’amichevole contro l’Albania a Genova. Per il sampdoriano Okaha (italianissimo, genitori nigeriani) debutto e gol di testa col concorso della deviazione di Salihi sul corner di Bonaventura (82’).

Fino ad allora l’incisività di Cerci a destra, i dribbling di Giovinco e qualche tentativo di Destro non avevano fruttato nulla. Al centro della difesa albanese due colossi, il laziale Cana (1,86) e Mavraj (1,89), restavano insuperabili.

Mentre sul palcoscenico europeo brillavano ben altre amichevoli (Portogallo-Argentina, Spagna-Germania, Francia-Svezia) il calcio italiano in difficoltà, e Conte è stato impietoso nel denunciarne i mali, sceglie un avversario in sboccio per testare qualche novità e non andare incontro a brutte figure.

Italia-Albania a Genova è la “prima” assoluta fra le due nazionali. Un tecnico italiano, Gianni De Biasi, sta plasmando la rappresentativa nazionale adriatica con quattro “italiani” in campo, i laziali Berisha e Cana, il difensore empolese Hysaj, la mezz’ala Memushaj del Pescara. Anche De Biasi ha sottolineato i vizi del calcio italiano per i talenti che non nascono e la “scarsa fame”. Conte aveva già detto: “I giovani da noi hanno poca voglia di lavorare”. E ha accusato i club di scarsa collaborazione per la nazionale.

L’Albania è squadra già rodata che in novembre aveva pareggiato in Francia (1-1) e a settembre aveva vinto in Portogallo (1-0). Normale che abbia fatto la sua figura a Marassi contro la squadra sperimentale di Conte. Sei debuttanti in azzurro: il difensore del Torino Moretti (33 anni) e Bertolacci, poi gli inserimenti di Gabbiadini, Okaka, Perin, Acerbi. In omaggio al buon momento delle due squadre genovesi, in campo tre del Genoa (Perin, Bertolacci, Antonelli) e tre della Samp (De Silvestri, Okaka, Gabbiadini).

L’Italia dei rincalzi, col solo Bonucci in campo tra i titolari, e poi Aquilani e Cerci tra i più esperti, se l’è cavata nonostante la formazione assolutamente inedita. L’Albania ha imposto il migliore affiatamento di squadra che gioca con gli stessi uomini da tempo, guidata dal trevigiano Gianni De Biasi (ex Torino e Udinese).

L’Albania ha variato spesso il suo 4-5-1 attaccando con un 4-3-3 e spesso ripiegando su un 4-4-2.  Il centravanti dello Spalato Cikalleshi (24 anni) ha retto da solo l’attacco e colpito l’incrocio dei pali (37’).

Mancando i necessari automatismi nell’Italia inventata da Conte per testare le “promesse” azzurre, la nazionale è stata spesso imprecisa e ha commesso errori nei disimpegni. Clamorosi gli errori di De Silvestri che liberava Cikalleshi al tiro sull’incrocio e di Sirigu che consegnava palla a Lenianj. L’albanese non ne approfittava facendosi far velo dal recupero di Bonucci al momento del tiro (50’).

L’Albania ha avuto così le sue occasioni di passare in vantaggio prima del gol di Okaka e ha impegnato continuamente gli azzurri, anche nel finale alla ricerca del pareggio.

Tutto sommato, non male la formazione di Conte. Note positive da Cerci, protagonista nel primo tempo. Regia grezza di Aquilani, play-maker arretrato. Qualche spunto di Bertolacci. Giovinco troppo individualista per sfondare contro i corazzieri della difesa albanese. Destro ha giocato a sprazzi e ha incrociato a lato un buon pallone (61’). Il miglior tiro dell’Italia era stato di Bertolacci, una sventola sotto la traversa alzata in corner da Berisha (38’).

Più che alla squadra nel suo complesso, forzatamente improvvisata, Conte ha seguito le qualità individuali dei debuttanti. Anche questa inedita Italia ha giocato col 3-5-2. Nonostante il grande impegno, non ci sono ancora giocatori pronti per inserirsi in prima squadra, ma Okaka è da seguire e Bertolacci non è dispiaciuto, più vivo di Parolo.

Mimmo Carratelli

ITALIA (3-5-2): Sirigu (72’ Perin); De Silvestri, Bonucci (80’ Acerbi), Moretti; Cerci (76’ Gabbiadini), Parolo, Aquilani, Bertolacci (70’ Bonaventura), Antonelli; Destro (64’ Matri), Giovinco (64’ Okaka).

ALBANIA (4-5-1): Berisha; Hysai (74’ Ajeti), Cana, Mavraj, Agolli; Lila (89’ Rama), Abrashi (70’ Shala), Kukeli (66’ Roshi), Memushaj, Lenianj (86’ Balaj); Cikalleshi (77’ Salihi).

ARBITRO: Arkham (Austria).

RETI: 82’ Okaka.

 

AMICHEVOLI.

Slovacchia-Finlandia 2-1 (Hamsik secondo gol)

Portogallo-Argentina 1-0 (con Higuain per 61’)

Polonia-Svizzera 2-2 (con Inler)

Spagna-Germania 0-1 (Callejon dal 70’).

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