Strepitoso Higuain, Koulibaly eroe nero, Benitez capisce (!) il calcio italiano

Il più strepitoso Higuain della stagione e un grande Napoli (nel primo tempo) inchiodano la Fiorentina sull’1-0 del gol del Pipita dopo un’ora di gioco ed è la terza vittoria esterna degli azzurri in campionato, la quinta al “Franchi” negli ultimi sette anni, e il tutto vale il terzo posto assoluto. Si conclude meravigliosamente il […]

Il più strepitoso Higuain della stagione e un grande Napoli (nel primo tempo) inchiodano la Fiorentina sull’1-0 del gol del Pipita dopo un’ora di gioco ed è la terza vittoria esterna degli azzurri in campionato, la quinta al “Franchi” negli ultimi sette anni, e il tutto vale il terzo posto assoluto. Si conclude meravigliosamente il tour de force di sette partite in 21 giorni, fra campionato ed Europa, quattro vittorie, due pareggi e appena il graffio della serata a Berna.

Montella sfodera un 4-3-3 con Ilicic, Babacar e Cuadrado all’attacco per mettere paura al Napoli. Benitez schiera la stessa formazione che ha battuto la Roma. Il Napoli è subito padrone del match perché pressa, conquista palla e parte. Alle tre punte viola non arriva un pallone utile.

Se Jorginho (non solo delizioso, ma solido combattente) e David Lopez oscurano Borja Valero e Mati Fernandez, c’è già Hamsik all’inizio del pressing che riduce l’apporto di Aquilani. Il centrocampo è bello e conquistato. Figuriamoci se Babacar (1,91) possa far paura a Koulibaly (1,87), Maggio non patisce contro Cuadrado (il sedicesimo calciatore più veloce al mondo secondo una statistica Fifa), Ghoulam prende le misure a Ilicic che punta non è e sarà più pericoloso da trequartista nella ripresa quando Montella ritoccherà la Fiorentina. Il Napoli sta benissimo in campo, meglio della Fiorentina. Più aggressivo, più rapido, sempre pericolosissimo quando attacca.

Insigne e Higuain fanno scattare subito l’allarme sui radar della difesa viola. Non contribuisce molto Callejon a destra nel duello tutto spagnolo con Alonso, ma l’esterno azzurro sarà prezioso nelle coperture. Insomma, il Napoli pende a sinistra, ecologia e libertà, e la Fiorentina si vede “rubata” la partita. Nel primo tempo può essere solo il comprimario del match.

Ma poiché il Napoli è la squadra, secondo le statistiche, che lascia per strada il maggior numero di palle-gol (23 prima di Firenze), ecco le occasioni continue di Higuain nel primo tempo (6’ palla a lato, 14’ salvataggio di Neto a tu per tu col Pipita, 26’ slalom impressionante dell’argentino che fa fuori Aquilani, Savic e Rodriguez e conclude, stremato, a lato). Dopo Firenze, sono 29 le palle-gol mancate dal Napoli, mettendo nel conto quattro di Higuain e due di Hamsik.

Con l’uscita di Insigne (25’ cade male e si infortuna al ginocchio destro) e l’ingresso di Mertens non è più la danza di prima a sinistra, ma Higuain gioca a tutto campo, Hamsik gioca di anticipo e si inserisce molto bene, Jorginho giostra magnificamente e la difesa non patisce mai perché, nel primo tempo, la Fiorentina ha una sola occasione quando Babacar scheggia l’incrocio dei pali (18’).

Dopo lo spreco del primo tempo, 7 conclusioni a 2 per gli azzurri, tre a zero nello specchio della porta, si teme che la partita possa girare a favore della Fiorentina perché così va nel calcio. Hai sprecato e sarai punito. Montella ritocca la squadra. Riduce la difesa da quattro a tre aumentando il numero dei centrocampisti, arretra Ilicic trequartista che è il suo vero ruolo, inserisce Pizarro per il deludente Aquilani e poi, preso il gol, chiede a Mario Gomez (73’ per Ilicic) almeno il miracolo del pareggio, ma il colpo di testa in torsione del tedesco rimbalza sulla traversa (80’).

Nel secondo tempo succede che, sotto la pressione della Fiorentina, il Napoli deve ripiegare anche perché Hamsik cala, spreca due contropiede e manca due occasioni (60’ tutto solo in area, evita un difensore, ma si fa deviare il tiro da Neto; 69’ tiro alto e poteva essere il due a zero), Mertens fa troppo l’individualista cercando il tiro che gli viene sempre ribattuto e Callejon gioca più in difesa che all’attacco. De Guzman rileva Hamsik al 75’.

Dopo la traversa di Gomez, vedendo troppo solo Higuain in avanti (81’ ancora una occasione per l’argentino, tiro alto) Benitez capisce (!) il calcio italiano e inserisce Henrique davanti alla difesa togliendo il Pipita.

L’assalto finale della Fiorentina sfiora il pareggio quando Pasqual (entrato all’83’ per Alonso) fionda un tiro basso in una selva di gambe. Rafael è superato, ma davanti alla linea di porta Koulibay, questo straordinario eroe nero, salva in angolo (91’). E ormai non c’è più tempo, il Napoli si porta via la vittoria del terzo posto.

Mimmo Carratelli 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho, David Lopez; Callejon, Hamsik (75’ De Guzman), Insigne (25’ Mertens); Higuain (85’ Henrique).

FIORENTINA (4-3-3): Neto; Tomovic, Rodriguez, Savic, Alonso (83’ Pasqual); Mati Fernandez, Aquilani (65’ Pizarro), Borja Valero; Ilicic (73’ Gomez), Babacar, Cuadrado.

RETI: 61’ Higuain.

ARBITRO: Valeri (Roma).

 

SERIE A – 11^ GIORNATA.

Sassuolo-Atalanta 0-0, Sampdoria-Milan 2-2, Cagliari-Genoa 1-1, Chievo-Cesena 2-1, Empoli-Lazio 2-1, Juventus-Parma 7-0, Palermo-Udinese 1-1, Fiorentina-Napoli, Roma-Torino (20,45), Inter-Verona (20,45).

CLASSIFICA: Juventus 28, Roma 22; Napoli 21; Sampdoria 20; Lazio e Genoa 19; Milan e Udinese 17; Inter 15; Verona, Palermo, Fiorentina 13; Torino e Sassuolo 12; Cagliari, Atalanta, Empoli 10; Chievo 8; Cesena 7; Parma 6.

Una partita in meno: Roma, Inter, Verona, Torino.

PROSSIMO TURNO. Sabato 22: Atalanta-Roma, Lazio-Juventus. Domenica 23: Torino-Sassuolo, Cesena-Sampdoria, Napoli-Cagliari, Parma-Empoli, Udinese-Chievo, Verona-Fiorentina, Milan-Inter. Lunedì 24: Genoa-Palermo.

NAZIONALE.  Domenica 16: Italia-Croazia a Milan (quliticazioni campionato europeo). Martedì 18: Italia-Albania a Genova (amichevole).

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