Damascelli: Mazzarri non ha studiato l’anima del Toro. Lasci Chiellini ai gobbi e ai rigatini

Se Cairo lo convocasse e gli dicesse di prendere esempio da Allegri o Sarri, a Mazzarri fumerebbero le narici. Dunque chini la testa

Mazzarri

Su Il Giornale, Tony Damascelli dice la sua sulla vicenda Mazzarri- ultras granata. Ovvero sull’ingenuità commessa dal tecnico del Torino, che ha portato come esempio ai suoi ragazzi il gobbo Chiellini attirandosi la scomunica della Curva Maratona, che lo ha accusato di blasfemia.

Mazzarri, scrive Damascelli, non ha studiato bene la storia del Torino, e neppure la sua anima. La Juve non è solo una rivale nel derby e in campionato, per i tifosi granata. E’ molto di più e non può essere mai presa ad esempio di niente.

“il popolo granata chiama gli juventini “gobbi”, per la fortuna e per come la casacca si gonfiasse al vento, soffiata anche dagli arbitri. E pure “rigatini”, per la divisa storica, oggi trasformata in una livrea da palio equino”.

Chiellini è un campione, certo, toscano e livornese come Mazzarri, ma veste i panni bianconeri, quindi è all’indice.

Se invece Mazzarri avesse portato come esempio il grande Torino sarebbe stato diverso. O se avesse evocato lo spirito del Filadelfia,

“stadio nel quale lui non svolge gli allenamenti, temendo che gli inquilini, nelle case intorno, rubino le idee e gli schemi!!!”

Allora sì che sarebbe stato un egregio capo-condottiero del Toro disposto alla battaglia.

“Ma questi sono tempi del personale viaggiante, di professionisti pronti a concedersi all’ultimo offerente, giurando fedeltà ma senza frequentarla davvero, senza averla nemmeno studiata sul serio”.

Ora la curva Maratona chiede la testa dell’allenatore. Damascelli a questo punto ha un suggerimento per Cairo

“suggerirei, al presidente, di convocare il proprio dipendente, indicandogli di prendere esempio da Allegri, livornese pure lui, o da Sarri, un altro toscano a registro bianconero. Presumo che, in questo caso, il Mazzarri fumerebbe dalle narici. Dunque chini la testa, non come umile pecorella ma come un toro pronto alla corrida. E lasci Giorgio Chiellini ai gobbi e ai rigatini”.

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