CorSport: la tribuna di Insigne è un monito per tutti. Ieri il chiarimento con Ancelotti
Lorenzo non gradisce il turnover, che il tecnico considera necessario. Ancelotti non accetta atteggiamenti inappropriati che pregiudichino la concentrazione

La decisione di Ancelotti di mandare Insigne in tribuna è stata un monito per la squadra, scrive il Corriere dello Sport. Ieri i due si sono chiariti. L’allenamento è filato via tra impegno di Lorenzo – una “silenziosa dedizione”, la definisce il quotidiano sportivo – sorrisi e chiacchiere.
Il mister vuole di più. Mentre nell’aria resta l’interrogativo che va avanti da tempo. Riguarda quanto davvero Insigne valga per il Napoli, cosa rappresenti e se ha un senso la fascia di capitano che gli è stata affidata per anzianità e autorevolezza tecnica.
Un dubbio che era presente ai tempi di Benitez, poi di Sarri. E che ora è stato rilanciato dal tecnico di Reggiolo. E che andrà avanti fino al prossimo gol di Insigne con bacio sullo stemma del Napoli.
È dura essere profeti in patria, scrive il Corriere dello Sport. Diventa impossibile se,
“tra una veronica e un tunnel si finisce per ingabbiare il proprio talento in una visione centralista del calcio”
Insigne è il Napoli ma fino a un certo punto. Il turnover gli va stretto. Reagisce con atteggiamenti che vengono ritenuti inappropriati, che Ancelotti non accetta, né da lui né da altri e che ne pregiudicano la concentrazione. Ma il turnover è necessario e va accettato con razionalità.
La decisione della tribuna è figlia di
“una settimana riempita da espressioni un po’ equivoche che hanno indotto ad un intervento autorevole (e anche autoritario) di un allenatore che ha regole e principi”.
La lezione di Genk a Insigne è un messaggio al calciatore: un invito
“a gestire se stesso, a dare un senso compiuto a qualsiasi seduta di allenamento, a rimanere dentro il recinto d’un rigore professionale che non può sopravvivere a giorni alterni e in base all’umore; e poi, anche ad evitare di lasciarsi andare, lanciando parole al vento che, si sa, a volte vengono trascinate fuori da uno spogliatoio e rientrano semmai distorte”.
Ieri Insigne si è allenato bene, mostrando dedizione, appunto, un atteggiamento che stride con le parole del fratello Antonio sui social, che diventa “un’onda anomala da fronteggiare”. Invece, intorno a Lorenzo servirebbe “una protezione che eviti le tormente”.