C’era una volta Benitez. Oggi c’è Rafelio DeBenitis

Sono i giorni di Rafelio DeBenitis. Da qualche parte c’è un laboratorio dove hanno preso la saliva del presidente, le cellule delle ascelle di Rafa e stanno mescolando e scotoliando forte la provetta. Ne è nato uno strano animale ibrido che in questi giorni di mondiale, di campionato fermo, di mercato sott’acqua, manda messaggi come […]

Sono i giorni di Rafelio DeBenitis. Da qualche parte c’è un laboratorio dove hanno preso la saliva del presidente, le cellule delle ascelle di Rafa e stanno mescolando e scotoliando forte la provetta. Ne è nato uno strano animale ibrido che in questi giorni di mondiale, di campionato fermo, di mercato sott’acqua, manda messaggi come un romanzo di Bisignani. Dove si fatica a credere a quello che si legge, si intuisce tutto, si sospetta l’Impensabile e si resta a bocca amara (leggetelo “Il direttore: un romanzo sul potere” di Luigi Bisignani, è ben scritto e assai acuto).Il primo vagito – ma forse era il grido di Tarzan – si è sentito a piazza del Gesù Nuovo, nei giorni della festa di Repubblica delle Idee. Pungolato da Antonio Corbo, il presidente fa la sua “solita” uscita controintuitiva: i conti, le regole, il tetto ingaggi e poi lo scudetto, sì va bene, ma dai, l’importante è divertirsi (traduzione: non rompete i coglioni con gli acquisti). Però la questione è altra: noi lo pensavamo il solito Aurelio, lui invece era già mutato in Rafelio. L’ibrido. È venuto fuori per due volte con la voce dell’allenatore del Napoli. Al primo giro, qualche giorno fa, liquida la questione Reina in poche sillabe. Guadagna troppo, può andare per la sua strada. A titolo personale: brutta cosa da sentirsi dire a due mesi da un preliminare di Champions. Da notare, in quel comunicato e già prima, l’uso, qui e là, del “noi” societario. Rafa che incarna il Napoli, il mio sogno di sempre, che diventa incubo da Brave New World. Poi oggi. Il comunicato di oggi che leggete qui. Dai, ditelo, a me è successo: il primo pensiero è stato, gli hanno rubato la password del sito, l’hanno mandata a Lombardo (Ufficio stampa Napoli) e quello ha scritto a nome di Benitez. Vi è succcesso? A me, sì.Ma non è un hacker. È Rafelio che, una dopo l’altra, liquida tutte le notizie di mercato uscite in questi giorni con la tigna di uno che ha una questione personale aperta con i giornalisti. Con rabbia. Con durezza. Senza lo stile anglo-madrileno del vero Rafa e con la “schiattiglia” autentica di Aurelio. Nientemeno che “Ci sono depistaggi”. Come per dire allo spogliatoio esistente: nessuno sarà venduto senza il proprio consenso. Nessuno sarà sostituito da uno più bravo. Non preoccupatevi, garantisco io. E poi Rafelio mostra la cicatrice dell’operazione, rivela la sua vera natura: “In porta siamo garantiti da Andujar e Colombo”. Ora, con tutto il rispetto, ma Andujar e Colombo… va be’, no lasciamo stare.Insomma, amici tifosi del Napoli, Napolisti di terra, di cielo e di mare, sappiatelo: Rafa Benitez non esiste più. L’alieno lo occupa. Si chiama Rafelio. Mangia fogli excel dei bilanci societari e beve acqua di mare dal fondo della vorrei-ma-non-posso-essere piscina di Castel Volturno (Gesù, scavando in riva al mare esce l’acqua di mare, cose e’ pazze). Ora la domanda da farsi è una sola: il vero Rafa Benitez dov’è? Ed è ancora in vita?p.s. uno sms anonimo mi avverte: Rafa fa cortina fumogena per coprire una grande operazione di mercato che il Napoli concluderà dopo i Mondiali. Mahaggiornamento delle ore 24,00: Il quotidiano spagnolo Marca riferisce di un accordo pressocché siglato fra Higuain e il Barcellona. Il Napoli ha immediatamente smentito via twitter. Ora sappiamo – con buona probabilità – a cosa si riferiva Rafa Benitez quando parlava di “depistaggio”. A questo, anche se non soltanto a questo. Vittorio Zambardino

Correlate
Napolista

Quand’è che il Napolista la smetterà di farsi insultare e introdurrà una policy dei commenti?

di - Caro Massimiliano,ma sei corrotto o no? Il Napolista prende o no i soldi del Napoli?  Che schifezza, certi commenti, vero? Però non sono mai sorpreso dagli apprezzamenti insultanti che si leggono sotto gli articoli del Napolista, in particolare nelle parole dedicate a te. Mi sono occupato di internet per troppi anni per stupirmi di un […]

Bruno Pizzul

Ridateci Bruno Pizzul, basta con le telecronache isteriche e stressate

di - Ridateci Bruno Pizzul, ridateci l’esperienza del tifo. Tacete. Vogliamo vivere una partita, non i vostri umori nevrotici, le vostre urla avvaiassate. Ridateci i vecchi cronisti “democristiani” di una volta che, giovani imbecilli, criticavamo perché mosci, senza nerbo, senza la passione della partita. Perché di questa cronaca da effetto terremoto, da tsunami in diretta, con urli e […]

Benitez all'Everton, qui al San Carlo di Napoli

Benitez, un marziano protestante che non aveva fatto i conti con la forza distruttrice di Napoli

di - Poniamo che l’arbitraccio toccato alla Roma fosse toccato al Napoli, che a perdere quella partita e con quelle modalità fosse stata la nostra squadra, poniamo che al posto di Rudy Garcia ci fosse stato Rafa Benitez.  Come sarebbe stato il dopo partita? Meno fragoroso in ogni caso. E non soltanto perché l’influenza della Roma nei […]

Difendiamo il Napoli di Benitez anche perché il dopo ci spaventa

di - Non è una crisi. Non è “ancora” una crisi. La nave non sta affondando né in termini di punti (siamo alla terza giornata) né in termini di gioco. Ma il problema è che le parole possono essere pietre e alla crisi potremmo arrivarci in tre giorni. L’iceberg lo vediamo bello, grande e grosso a prua, […]

Caro Botti, lasciamo stare la libertà d’espressione e pensiamo a Bilbao

di - Caro Claudio, da tutti mi sarei aspettato un rigiro della frittata giuridica così pesante, tranne che da te. Non ho mai detto che “non si deve fischiare”. Ho scritto che il 19 agosto – ripeto: il diciannove di agosto – è stato follia farlo. Quindi spettatori-balilla, democrazia, libertà…ma di che parliamo?  Stesso argomento, il diritto democratico […]

Cavani

Avete fatto bene a fischiare Cavani, in fondo ha segnato solo 104 gol

di - Avete ragione. Avete fatto bene a subissarlo di fischi (guarda, mi fa schifo pure scrivere il suo nome, non lo scrivo) e a cantare Pochoo Pochoo. Volete mettere chi è più uomo? Uno che pregava – Gesù, pre-ga-va –  che si mangiava i ravioli Rana preparati dalla moglie, uno che poi si mette con una […]

De Laurentiis, con Benitez il “metodo Mazzarri” non basterà

di - E quindi ci risiamo, Presidente? Ricomincia lo “sparpètuo di cazzìmma”, l’agonia delle piccole furbizie, dei minuetti comunicativi, dico una cosa e poi dico che hai capito male, metto in fuori gioco “quello là” così quello perde la calma, prima dico che il futuro è nero o perlomeno grigio, poi  sparo che vinciamo lo scudetto, tanto […]

Cara Roma, lo slogan della campagna abbonamenti è inopportuno

di - Capiamo tutto, sotto campagna abbonamenti. Si esagera sulle prospettive – lo fanno tutti – si dà fiato alle trombe, si mettono le mani in quel pozzo a volte non limpidissimo che sono le emozioni del calcio. Si scava in quello che è stato troppe volte detto “l’immaginario collettivo”. Insomma si cerca un’immagine e le parole […]

Immagine non disponibile

Sono dieci anni che il Napoli non sa comunicare

di - Non sopravvalutiamo l’episodio di Lorenzo Insigne che restituisce sgarbatamente il microfono a Nicola Lombardo, uomo comunicazione della società per l’occasione conduttore di varietà, che a Dimaro lo aveva a sua volta presentato in modo maldestro. Il presentatore era imbarazzato, il giocatore sarà stato nervoso per problemi suoi. Sono sciocchezze, cose che passano. Quello che non […]