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Avete fatto bene a fischiare Cavani, in fondo ha segnato solo 104 gol

Avete fatto bene a fischiare Cavani, in fondo ha segnato solo 104 gol

Avete ragione. Avete fatto bene a subissarlo di fischi (guarda, mi fa schifo pure scrivere il suo nome, non lo scrivo) e a cantare Pochoo Pochoo. Volete mettere chi è più uomo? Uno che pregava – Gesù, pre-ga-va –  che si mangiava i ravioli Rana preparati dalla moglie, uno che poi si mette con una cassiera di supermercato, uno che si allenava sempre, che correva avanti e indietro e che in fin dei conti ti ha fatto, che ha fatto? Mo’ voglio sapere da voi che ha fatto quello là. Centoquattro (104 nevvero) gol? e jà e che è, mamma mia come la fate difficile, come siete pesanti. Ah.

Uno senza una barca, senza un amico discutibile, uno che non ha nemmeno mai risolto “per la via breve” una rissa all’incrocio,  magari chiedeva pure scusa, uno che secondo me andava perfino a dormire presto. Uno che fa-ti-ca-va. Diciamo, il vero svizzero di quella squadra, che tanto gli altri tre erano tutti o turchi albanesi. E come tutti gli svizzeri: noioso, un guaio di notte, un cataplasmo di sementi di lino, un cato di colla, una molla di vrachiere.

A noi ci piace il disordine, l’anarchia, i pieni di cazzimma. E non solo, ehhh non solo, non pensate che ci limitiamo a questo. Noi abbiamo una identità da difendere, noi non siamo come quelle chiaviche degli altri italiani, pardon noi non siamo italiani e voi siete italioti, perché a noi l’Italia ci fa schifo, posasse i soldi l’Italia e vedesse di scomparire. Voi del Napolista, che siete snob, non sarete d’accordo, ma tanto poi voi chi siete? Voi non siete tifosi, perciò non capite.

Perché ci sono le leggi non scritte del tifo, la “camorra bianca” della pancia, dell’amore senza ragione, del dispetto, del rispetto, dell’amore per la maglia, della fedeltà a che cosa? Non lo sappiamo neanche noi, forse solo all’acido che ci mangia le budella da sempre e ci fa preferire e mitizzare quelli che rompono le regole, che se ne fottono, che fanno una pernacchia e vanno in culo alla nazione. Quelli che se ne vanno per trenta milioni e non per 63, dicendo che Napoli è una città di merda (per tramite di fidanzata), dicendo che Maradona ha detto che lui può prendere la dieci, non era vero, ma andiamo, è proprio uno sfaccimmoso. Uno che a Capri ci andava col motoscafo e non è che scivolava e si scassava il naso (ma questa è un’altra storia). E uno che lo facciamo una chiavica, lo affochiamo di fischi e si permette pure di reagire? Re-a-gi-re?

Oh mica che lo facciamo solo noi di trattare così i pezzi della nostra storia, a Del Piero quelli della Juve lo hanno fatto una chiavica, ma diciamo pure che ci sono sempre le maestrine, questi mezzi ricchioni che vogliono insegnarci come si fa a non sprecare sempre tutto il proprio passato,a  non  sfregiare i propri monumenti, la loro memoria, a ricordarsi solo dei peggio e a condannare chi lavora e produce, anche se e forse proprio per questo è antipatico.

Loro non lo sanno che siamo una città che sa come crescere, che sa conservare se stessa, che sa avere riguardo delle proprie cose, guarda come trattiamo bene le pummarole e la mozzarella, Pompei e la Galleria. Ma che volete, la civiltà? Noi siamo incivili, simm corti e neri, puzziamo e ci piace puzzare e se non vi state attenti vi pigliamo pure a mazzate. Noi siamo la città dell’Ultra-regole, non di Edinson Cavani (maro’, l’ho nominato, che senso di schifo).

Vittorio Zambardino

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