Quand’è che il Napolista la smetterà di farsi insultare e introdurrà una policy dei commenti?

Caro Massimiliano,ma sei corrotto o no? Il Napolista prende o no i soldi del Napoli?  Che schifezza, certi commenti, vero? Però non sono mai sorpreso dagli apprezzamenti insultanti che si leggono sotto gli articoli del Napolista, in particolare nelle parole dedicate a te. Mi sono occupato di internet per troppi anni per stupirmi di un […]

Napolista

Caro Massimiliano,
ma sei corrotto o no? Il Napolista prende o no i soldi del Napoli? 

Che schifezza, certi commenti, vero? Però non sono mai sorpreso dagli apprezzamenti insultanti che si leggono sotto gli articoli del Napolista, in particolare nelle parole dedicate a te. Mi sono occupato di internet per troppi anni per stupirmi di un costume che va ben oltre Napoli e i tifosi di calcio e perfino oltre l’Italia. Il “flaming” , lo chiamano gli americani. Volendo, si potrebbero fare analisi del fenomeno che parlano perfino di politica. Ma si avvicina Natale e preferiamo tutti vivere. 

Quindi mi limiterò a una domanda. Qual è lo “stile di moderazione” del Napolista? Perché uno stile di moderazione, una “policy” ci vuole. I quotidiani per esempio – ma non su Facebook, dove non è possibile se non a posteriori –  danno il via alla pubblicazione del commento solo dopo che questo sia stato letto dal titolare del blog o da un redattore del sito. Su Facebook, invece si cancella e si “banna”, si allontana l’utente. Oppure, è la scelta tua in questo momento, si lascia andare senza costrizioni l’uragano del commento libero.

Solo che l’uragano, in natura, scarica energia, tende al sereno. Sulla rete si carica e inquina l’ambiente informativo, migra nel passaparola dei bar e dei luoghi di lavoro, gonfia una piena diffamatoria. Trova eco, ripulita e messa in termini gentili, nei media, è sussurrato nel gossip professionale (e tu sei un giornalista professionista). Quindi se permetti che X scriva che sei un corrotto, tu e il Napolista, non illuderti che questo atteggiamento si dissolva. Crescerà, portandosi dietro altri contenuti, tipo “siete ridicoli”, “fate ridere”, che anch’essi, pur non essendo ingiuriosi o diffamatori non appartengono al modo di esprimersi delle persone civili. Io, per dire, li cancellerei tutti. 

Quindi ti chiedo: che cosa vuoi fare? Io, al tuo posto, avrei già preso un po’ di schermate di quei commenti, li avrei stampati e mandati ad un avvocato. In alternativa, per le vie rapide, avrei cancellato i commenti e disabilitato, come si dice in gergo, “bannato” gli utenti che non ritengono di esprimersi in modo corretto. Anche quelli del “siete ridicoli”. Non siamo in uno stadio. Ci si esprime come si deve e come dice il padrone di casa – se vado in una Chiesa, io, non credente, non è che mi metto a bestemmiare. Per un elementare rispetto, ma anche perché, se lo faccio, il prete ha tutto il diritto di buttarmi fuori. È censura? Sì, e tanti saluti.

C’è un altro grave danno aggiuntivo derivante da questa situazione: questo tipo di avvaiassamento è un altro modo di distogliere l’attenzione dai temi e dai concetti che solleviamo come sito. Per esempio, dire che difendiamo “il pappone” è, prima di essere una sguaiatezza, un falso perché noi analizziamo fatti, comportamenti, scelte. Ma a loro il nostro lavoro non interessa, perché non sono qui per discutere, ma per insultare. Il problema è di tutti quei media che dialogano col pubblico, anche delle radio – mi pare si parlasse di questo ieri sera a Radio Napolista con Dario Sarnataro.

Io come ti ho detto più volte ritengo questo dialogo una componente non fondamentale dell’attività del Napolista che secondo me deve interloquire con la città che pensa e comunica (e infatti spesso su questo punto dissentiamo, io e te). Insomma non siamo al Vaffa Day: o le persone si esprimono come si deve o fuori di qui.

Anche perché, caro Max, il Napolista sei tu, ma qui ci sono altri nomi e altre facce e, nel mio piccolissimo, pure la mia. Io vivo del frutto del mio lavoro e al Napolista do con gratitudine (perché mi diverte farlo) la mia passione di tifoso. Se poi invece tu fossi corrotto e prendessi veramente i soldi la mia stima per te aumenterebbe e certo non mi scandalizzerei, mi incazzerei solo un pochino. La riterrei una scelta lungimirante, però, Max, se prendi i soldi, io voglio una percentuale: “Massimilia’, cacce e’ sorde”. Allego a questo messaggio il mio Iban.

Con affetto
Vittorio Zambardino

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