Un’Italia intelligente, non un’Italia perfetta

E all’improvviso è un’altra Italia. Gioco, virtù, difetti, coraggio e vittoria al debutto nel Mondiale brasiliano contro l’Inghilterra (2-1). Gli avversari più pericolosi del girone a zero punti (l’Uruguay e gli inglesi).Cancellate le delusioni delle amichevoli. Un cambio di modulo (non più il 4-1-4-1), oltre alla maggiore tensione per l’alto impegno, restituisce alla nazionale gioco […]

E all’improvviso è un’altra Italia. Gioco, virtù, difetti, coraggio e vittoria al debutto nel Mondiale brasiliano contro l’Inghilterra (2-1). Gli avversari più pericolosi del girone a zero punti (l’Uruguay e gli inglesi).Cancellate le delusioni delle amichevoli. Un cambio di modulo (non più il 4-1-4-1), oltre alla maggiore tensione per l’alto impegno, restituisce alla nazionale gioco e personalità.Con De Rossi non più davanti alla difesa ma a centrocampo con Verratti e Marchisio, l’Italia guadagna il cuore del campo e della partita (4-3-1-2), consentendo a Pirlo di fare il play avanzato. Nella zona vince la qualità italiana. Funziona la catena di destra con uno strepitoso Darmian in tandem con Candreva. Balotelli tiene alto l‘attacco tornando al gol dopo otto mesi.L’Italia è stata più squadra dell’Inghilterra, migliore la manovra, migliori le soluzioni tattiche. Gli inglesi, perdendo il confronto a centrocampo, hanno giocato a folate, con iniziative individuali, sempre pericolosi, ma contenuti.La difesa azzurra ha limitato gli errori (Paletta mediocre, due palle-gol regalate a Welbeck). Tutti fuori posizione e in ritardo sul gol di Sturridge. Sirigu (Buffon infortunato) è stato all’altezza (gran parata sulla punizione di Baines).Sono tornati la fiducia, la sicurezza, la capacità di tenere il campo con continuità e di far prevalere la qualità tecnica. Non una partita perfetta (c’è stata qualche smagliatura più il patimento nell’uomo contro uomo), ma una grande prova positiva.Non si capisce la preferenza accordata a Paletta su Bonucci. Mancava De Sciglio infortunato, hanno giocato sugli esterni Darmian e Chiellini (in difficoltà sull’out) con Barzagli (ha salvato un gol) e Paletta al centro.Il possesso-palla (52 per cento) è stato intelligente, preciso, paziente fino a cercare l’imbucata favorevole. Superiori le conclusioni inglesi (18 a 12, nello specchio 8 a 5).Balotelli ha avuto più di uno spunto notevole (oltre al gol del 2-1, la prodezza quasi da fondo campo con salvataggio sulla linea di Jagielka) ed è apparso tranquillo e combattivo (evitabile il gesto finale, tutti zitti!).Candreva, tra i migliori, ha fornito a Balotelli l’assist del raddoppio e colpito un palo basso. Pirlo su punizione, nel finale, ha toccato la traversa.Il doppio play è cambiato. Più libertà per Pirlo, arretrato Verratti, spesso in controllo su Gerrard e con meno partecipazione alla manovra. Il ragazzo del Psg ha rispettato la consegna tattica giocando su un buon livello.Il doppio play, alla fine, l’hanno composto De Rossi basso e Pirlo avanti. Il contributo di Marchisio (autore del primo gol su “velo” di Pirlo) è stato notevole a sostegno del centrocampo e pronto negli inserimenti offensivi. Ha concluso la gara tra i più provati.L’Inghilterra ha subito ancora una volta una certa soggezione contro l’Italia. Formazione giovanissima non è riuscita mai a tenere il filo del gioco. Ma i suoi boys (Sterling 19 anni tra i migliori, Welbeck 23, Sturridge 24, Barkley 20, Henderson 23) sono elementi di grande valore. I “vecchi” Gerrard e Rooney (un gol sfiorato) hanno accusato più degli altri la supremazia azzurra.Italia in corsa. Con la sorprendente vittoria del Costa Rica sull’Uruguay (3-1), la sfida con i centroamericani (venerdì 20) sarà decisiva per il primo posto del girone, utile per evitare il Brasile nei quarti.MIMMO CARRATELLI

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