Cobolli Gigli: “La Juve senza classe e riconoscenza verso Marotta, Dybala e Mandzukic”
L'ex presidente a Radio Kiss Kiss: "Non si possono dimenticare i valori che alcune persone hanno dato alla società. La Juve oggi ha otto giocatori scazzati e un allenatore che deve insegnargli un nuovo modulo"

Nel corso dell’intervento a Radio Kiss Kiss, Giovanni Cobolli Gigli ha parlato del divieto inizialmente posto dalla Juve ai nati in Campania per Juve-Napoli ma anche più in generale del club bianconero.
In particolare si è soffermato su una caduta di stile da parte della Juventus:
“Ho notato una mancanza di classe e riconoscenza da parte della Juventus. Per esempio Marotta è stato allontanato in maniera piuttosto fredda. Si è detto il cambio generazionale, va bene, può essere anche giusto, ma non si possono dimenticare i valori che alcune persone hanno dato alla società”.
Stesso discorso per i giocatori, ha detto l’ex presidente Juve:
“Dybala, ma non solo, anche Mandzukic, che alla Juve non ha fatto altro che bene, si trova tutto a un tratto preso come un pacchetto e infilato per una vendita in Inghilterra. Poi è chiaro che ci rimane male. Higuain, vabbè, lasciamo perdere. E il povero Rugani. E Khedira, Matuidi”.
La situazione della Juve, insomma, non è delle più semplici, a suo modo di vedere:
“In questo momento la Juventus è fatta da otto, non sei, giocatori che vivono nel dubbio. Poi c’è un allenatore che a me come persona non piace molto, ma come allenatore magari ci sa fare, che deve insegnare un nuovo modulo di gioco a una squadra con sei o sette giocatori presenti che sono scazzati”.