Conte: «Non parlerei di rivincita col Bologna, ma quella sconfitta mi aveva fatto arrabbiare. Io in Arabia? Mai dire mai»
In conferenza: «Siamo arrivati qui nel pessimismo totale dopo due sconfitte, ora con due vittorie portiamo a casa un trofeo. Serve equilbrio»

Napoli's Italian coach Antonio Conte reacts during the UEFA Champions League phase 2 football match Napoli vs Sporting Lisbon at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on October 1, 2025. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria della Supercoppa contro il Bologna
Conte in conferenza
Da Bologna a Bologna?
«Un mese e mezzo fa abbiamo perso a Bologna 2-0 prima della sosta. Sicuramente era stata una partita non positiva per noi, non tanto nel primo tempo che era stato equilibrato. Nella ripresa, secondo me ci avevan messo di più. La volevano di più la vittoria. Quindi io sono un allenatore che la sconfitta la accetta, ma quello che a volte faccio fatica ad accettare è se gli altri ci surclassano su voglia e determinazione e cattiveria. Quello mi fa star male. Quella gara, nel secondo tempo loro son stati nettamente superiori. Una partita che mi ha fatto arrabbiare. E che ha cambiato un attimo la situazione, me ne sono assunto le responsabilità. E dipendeva da me anche, dal manico. Penso che da quella partita, a livello di disponibilità di giocatori siamo andati peggiorando, perdendo Anguissa e Gilmour, Lobotka per un problema. E nella difficoltà, abbiamo fatto molto bene perché abbiamo affrontato squadre forti, in emergenza, ottenendo risultati positivi. Poi due cadute frutto di una fatica accumulata dagli stessi giocatori. E poi siam venuti qui per difendere lo scudetto sulla maglia e difendere il motivo perché abbiamo lo scudetto sulla maglia. Abbiamo fatto un’ottima semifinale contro il Milan che è un grandissima squadra. Oggi abbiamo battuto il Bologna, non parlerei di rivincita ma faccio i complimenti ai ragazzi perché trasudavano voglia di vincere questo trofeo. Voglia di mettere in bacheca e di continuare a scrivere la storia. Complimenti a loro quindi. Però nella vittoria vorrei sottolineare ciò che sta facendo il Bologna: complimenti a loro, sono cresciuti tantissimo, una certezza è diventata, come l’Atalanta. Ha eliminato l’Inter, in campionato ci ha battuto e grande merito a Vincenzo Italiano e onore non solo ai vincitori ma anche a chi non ha vinto. Non mi piace dire sconfitti. Vanno i miei più grandi complimenti».
Il messaggio per chi non era qui e per i tifosi?
«Viviamo la passione che c’è a Napoli per il calcio, sappiamo che i risultati spostano l’umore della città. C’è talmente tanta passione che sappiamo benissimo che esce se è contento il tifoso, se no rimane a casa. Quello che faccio anche io: se perdo, rimango a casa. Dividiamo questa vittoria con i tifosi che ci supportano sempre con passione. Quel che dirò sempre è che cercheremo sempre di onorare la maglia, al di là di vittorie e sconfitte. Sappiamo che abbiamo un popolo dietro che spinge ma devono sostenerci anche nei momenti negativi. Quest’anno sarà dura e continuo a ribadirlo. Siamo arrivati qui nel pessimismo totale dopo due sconfitte, ora con due vittorie portiamo a casa un trofeo. Serve equilbrio, questi ragazzi stan facendo qualcosa di straordinario in una emergenza. Dobbiamo stare attaccati alle prime posizioni e alla zona Champions perché quest’anno il campionato sarà difficile per tutti».
Occasioni sprecate oggi?
«Sicuramente se devo trovare la cosa da migliorare è che oggi siamo stati poco cinici, creando tante situazioni anche clamorose. Un po’ è stato bravo il portiere e un po’ abbiamo sbagliato noi. Mi son fatto sentire all’intervallo perché avevamo sprecato troppe occasioni. L’avversario se lo lasci in vita sportivamente parlando può farti male. Ho mantenuto la concentrazione alta, perché avevamo fatto molto bene. Ma dovevamo finire il primo tempo con un margine di tranquillità. E anche nel secondo tempo è capitata la stessa cosa. Ma al di là della voglia e tutto, la squadra ha giocato anche un grande calcio. Complimenti ai ragazzi»
Arabia?
«Questo calcio sta diventando attrattivo, ci sono tanti calciatori importanti ed è un calcio che diverte. Anche Simone Inzaghi è arrivato qui»
Lei in Saudi League?
«Io penso che sia importante al di là dei grandi calciatori che arrivino anche grandi allenatori. Perché è importante comunque crescere sotto tutti i punti di vista. Non solo nella qualità. Fanno crescere tatticamente. Questo mi porta a pensare che in poco tempo il livello di questo calcio migliorerà ancora. Nella vita sai mai dire mai, ripeto: questo calcio sta crescendo in maniera esponenziale, quindi in futuro mio mai dire mai. Per adesso diciamo goodbye e arrivederci».










