Spalletti: «I due anni passati al Napoli hanno fatto guadagnare tanti soldi alla società»

In conferenza Spalletti sulle difficoltà della Juve: «È un discorso su chi piange di più. Abbiamo da mesi fuori tre centrali»

Luciano Spalletti Nations League

Italy's head coach Luciano Spalletti (R) reacts during the UEFA Nations League, Ligue A Group A2 football match between Italy and Israel at the Friuli stadium in Udine, on October 14, 2024. (Photo by Tiziana FABI / AFP)

Al termine della sfida contro il Napoli, l’allenatore della Juventus, Luciano Spalletti, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa

Spalletti in conferenza

Bocciatura per la prova di maturità che si chiedeva? «Sicuramente rimandati, perchè abbiamo fatto poco per le nostre possibilità. Si rivede lo stesso comportamento, si dovrà vedere se si riuscirà ad accappaire quel livello. Stesse timidezze… Abbiamo fatto la prova con i due larghi, ma non siamo stati bravi a portarla sulla strada che volevamo. Persi troppi palloni in mezzo al campo, dove eravamo di più. Meglio con David nel secondo tempo, nell’uomo contro uomo però loro hanno vinto tutte le ultime gare. Siamo riusciti a pareggiarla, lì c’è stato un momento dove si è presa in mano la partita. Ma siamo stati poco cattivi e incisivi».

Sulla scelta dei due attaccanti larghi: «Li volevo far giocare in mezzo ai tre difensori e avere un centrocampista in più quando si pallegiava. Credevo di prendermi i vantaggi lì, ma non ci siamo riusciti. Yildiz in quel ruolo lo si chiedeva, ma non ha sfruttato tutte le palle. Ha bisogno di riposo mi avevate chiesto, Openda a 15′ dalla fine, giocatore costato 40mlmn, non si può mettere? Yildiz ci ha dato una mano col gol, ma forse deve fare qualche vampata in più quando la squadra ne ha bisogno».

Miss match Koopmeiners-Neres. «È un discorso su chi piange di più. Abbiamo da mesi fuori tre centrali, Koop sta facendo quello che deve fare, perchè sa costruire. A me sta convindendo. Era un discorso che si era fatto, concedendo spazi larghi a Neres. Ma se non recupero qualcuno in difesa… Koop in difficoltà contro un grande giocatore nell’unoo contro uno, è una cosa normale».

Si è emozionato tornando a Napoli? «Mi emoziono facilmente, ma perdo in un attimo l’emozione perché penso a quello che devo fare. Sono stato tante volte a Napoli, ho tanti amici, di tornerò a stare. E’ una storia che non può finire perchè è stata troppo bella. Quella storia lì, non è solo il risultato ma i soldi arrivati nelle casse del Napoli. Nel quanto si è fatto bene a valutare certi giocatori e portare un futuro migliore alla società».

Problema con Zhegrova? «Lo farò giocare dall’inizio e poi si accorge qual è il problema. E’ stato tantissimo fermo dopo l’infortunio, poi ha lo spunto fulminante. Sono curioso anche io a farlo giocare di più. Ma quando gli avversari hanno palla nella tua metà campo a tirarlo su non è facile, dovrebbe avere una condione fisica migliore. Ma sono dalla sua parte, perchè ha grande tecnica nello stretto».

Come risolvere il problema del gol? «Dipende da come ci si comporta in tutti i metri del campo, il complessivo conta per essere una squadra top. Se vai pressare gli avversari e loro sparano la palla, hai un vantaggio se la vai rigiocare in avanti. Insieme noi la diamo sempre al portiere, bisogna fare passi in avanti. Non è il problema del gol, non possiamo prendere un gol come il secondo che è troppo banale». 

Come hai trovato cambiato Napoli e il Napoli? Sensazioni dopo i fischi? «L’ho guardata dalla terrazza dell’hotel. Arrivato al Maradona ho pensato solo di preparare la gara. Fischi? Uguale, voglio bene sia a quelli che mi hanno fischiato sia a quelli che non l’hanno fatto. Un po’ anche a te».

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