Jacobs: «Sulla Federazione mi sono sfogato, volevo togliermi un peso di qualcosa che mi ha ferito»
A Sky: «Qualora dovessi ritrovare quella scintilla che sto cercando di riaccendere a tutti i costi, l’obiettivo sarebbe Los Angeles 2028».

Parigi (Francia) 04/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / atletica / foto Image Sport nella foto: Marcell Jacobs
Dopo l’intervista rilasciata a La Stampa e lo sfogo contro la Federatletica, Marcell Jacobs è tornato a parlare, stavolta ai microfoni di Sky Sport durante un evento a Milano.
Le parole di Jacobs
Di seguito, quanto dichiarato da Jacobs:
«Qualora dovessi ritrovare quella scintilla che sto cercando di riaccendere a tutti i costi, mi piacerebbe avere situazioni chiare in cui potermi allenare al 100%. Nel caso non sarebbe per un anno, ma almeno per tre. L’obiettivo a quel punto sarebbe Los Angeles 2028».
Sulle dichiarazioni a La Stampa dove annunciava “La Federazione mi ha preso in giro”, ha commentato:
«Mi sono sfogato, volevo togliermi del peso dalle spalle. Mi sono sentito un po’ lasciato in disparte e questo mi ha ferito».
L’atleta: «Io declassato dalla Federazione e Tamberi no? Lui sa mantenere i rapporti, io non riesco a fingere di fare l’amico»
La federazione l’ha declassata: è negli atleti di punta, ma non più tra i top. Come glielo hanno spiegato?
«L’ho letto, ero consapevole e non mi sono posto il problema. Già nel 2025 non ho avuto accordi con loro. Con la finale a Parigi ho dimostrato di esserci, non mi pareva di essere da buttare via, invece mi hanno presentato nuovi parametri. Li rispetto, poi scopro che per altri, a parità di condizioni, è andata diversamente: mi sento preso in giro».
La federazione lamenta una scarsa condivisione.
«Mi sono comportato come quando stavo in Italia. Ci pensa l’allenatore a comunicare i programmi. Non si sono mai messi in contatto con Rana che avrebbe risposto a ogni domanda, ma non le volevano fare. A gennaio, colpa mia, non avevo l’abilitazione sportiva e la federazione voleva mandare a tutti i costi un tecnico qui. Avevo bisogno di un medico e loro cercavano di controllarmi. Non il massimo. Devo ringraziare le Fiamme Oro che hanno risolto».










