Il Napoli e le sette sconfitte in trasferta, Cremona sarà un test per capire se il trauma è stato superato
La Gazzetta: dal City fino a Udine, passando per il Milan, il Torino, il Psv, Il Bologna e il Benfica. La Supercoppa ha guarito i mali della squadra di Conte?

Db Riyadh 22/12/2025 - finale Supercoppa Italiana / Napoli-Bologna / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Archiviata la Supercoppa vinta a Riad, il Napoli è chiamato a rituffarsi subito in campionato per non disperdere entusiasmo ed energie. Le trasferte restano il vero nodo di una stagione vissuta sull’altalena, ma da Cremona in poi si apre un ciclo decisivo che dirà se gli azzurri sapranno trasformare il trionfo in Arabia in slancio definitivo verso scudetto e Champions. Ne parla Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport.
Napoli, basta altalene: ora serve continuità
Si legge sulla Gazzetta:
Fa male a chiunque ricordare questo percorso accidentato avviato a Manchester, a casa di Guardiola, in una partita divenuta subito impari con l’inferiorità numerica e finita senza neanche provare a strillare alla luna: 2-0 per il Pep, però con gli alibi per il Napoli dell’espulsione di Di Lorenzo.
Poi le altre sconfitte:
Tutto (ri)comincia a San Siro, contro il Milan, e ci può stare, ma i tre giorni che cominciano a far vacillare sono quelli vissuti tra Torino ed Eindhoven, ceffoni sonori che lasciano il segno anche nell’anima, che scuotono, che alimentano anche sospetti poi splendidamente cancellati.
Perdere lascia il segno (sempre) ma se il Psv aprì un mezzo processo dilagando sul Napoli, a Bologna fu Antonio Conte ad avviarne uno intero ed in pubblica piazza dopo l’ennesima trasferta da incubo, quella in cui quegli uomini «non sembravano una squadra», eccetera eccetera. Il Napoli si è rialzato da quel post partita choc, ha messo assieme cinque vittorie tutte pesanti (avversarie di spessore, eh!), si è sforzato e poi ha pagato – umanamente e atleticamente – tra Lisbona e Udine, le ultime ferite suturate poi con due capolavori di interpretazione tra il Milan e il Bologna, nella Riad improvvisamente azzurra.
Pronti? Cremona si trasforma, dunque, in uno spartiacque, perché arriva dopo il trionfo di Riad, si porta appresso un bel po’ della ruggine di questo avvio di campionato e introduce ad un mese tecnicamente complesso.











