Il ds del Pafos: «Zielinski che storia, preso per 100mila euro e venduto al Napoli per 18 milioni»
Cristiano Giaretta a Tuttosport: «Per scegliere un calciatore la miglior cosa è la combinazione dei fattori. L’importante però non è soltanto avere i dati, ma conoscerli e capirli»

Ci Napoli 03/10/2023 - Champions League / Napoli-Real Madrid / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Piotr Sebastian Zielinski
Tuttosport ha intervistato Cristiano Giaretta, il ds del Pafos che sarà avversario della Juventus domani in Champions
In Italia si parla tanto di algoritmi soprattutto con l’arrivo di Comolli a Torino. Come avviene la selezione dei calciatori, per voi?
«Sono onesto: credo molto nei numeri, nei dati, e soprattutto in quelli atletici, oltre che in quelli tecnici. Il dato è un supporto per commettere meno errori, ma il numero non sostituisce l’intuizione degli occhi degli addetti ai lavori. Anzi, semmai li rinforza».
Li ha sempre utilizzati?
«Sono al ventesimo anno, ho vissuto l’intera evoluzione e posso dire quanto siano assolutamente di supporto: non se ne può fare a meno. Molti dicono: la miglior cosa è guardare i calciatori dal vivo. Io dico che no, che la miglior cosa è la combinazione dei fattori. L’importante però non è soltanto avere i dati, ma conoscerli e capirli. Così da sbagliare il meno possibile».
Ha fatto tanti colpi interessanti nella sua carriera. Di qual è più orgoglioso?
«Uno degli ultimi è stato Joao Pedro: l’abbiamo preso da giovanissimo al Watford, poi è andato al Brighton e adesso è al Chelsea. Pagato abbastanza (70 milioni di euro, ndr), ma è un giocatore importantissimo ».
Alla Juve aveva venduto Orsolini, scoperto all’Ascoli.
«E fu una grande cessione: ci avevano visto lungo, poi non se n’è fatto nulla. Ma Riccardo è ancora di quel livello lì, è solo esploso più tardi. È che all’inizio non è mica facile, però le qualità si vedevano. Tornando ai dati: Orsolini in quelli fisici è una bestia, è un giocatore che è a quel livello lì».
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Chi l’ha sorpresa di più nel tempo?
«Zielinski. Preso da una squadra di seconda divisione in Polonia per 100mila euro. Poi venduto al Napoli per 18 milioni: che storia».
E Bruno Fernandes?
«Un’altra bella storia, probabilmente la più celebre di tutte».
Spalletti e la Juventus: che situazione è?
«Io mi aspetto che Luciano trovi la chiave giusta per dare un’identità a questa squadra. Ecco, spero solo riesca a farlo dopo la partita contro di noi…».











