Xavi, l’intermediario: «Napoli sarebbe una piazza graditissima per lui»
A Stile Tv: «Gli allenamenti sono molto più pratici con lui. E' un tecnico moderno che gioca col 4-3-3, punta al possesso palla e a giocare nella trequarti avversaria».

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L’intermediario di Xavi, Salvatore Leonardi, è intervenuto a Stile Tv dopo le recenti indiscrezioni riguardanti una possibile panchina a Napoli dell’ex tecnico del Barcellona.
Le parole dell’intermediario di Xavi
Leonardi ha dichiarato:
«Allenatori spagnoli come Xavi servono a tanti club italiani. Con lui ti alleni con la palla, gli allenamenti sono molto più pratici. Che resti Conte, ma Xavi sta cercando squadra. Non so nulla, non mi hanno risposto per cui non so nulla. Come caratteristiche però ci starebbe bene, ma non solo a Napoli, farebbe comodo a tante squadre italiane. E’ un tecnico moderno, sarebbe ottimo secondo il mio punto di vista. Lui gioca col 4-3-3, punta al possesso palla quindi a giocare nella trequarti avversaria, come faceva da calciatore. Al calciatore piace fare questo gioco perché ci si allena con la palla. Xavi è giovane, interessante e senza club. E’ molto attento alla cantera, anche un club italiano lo aveva contattato ma lui è attento su questi dettagli per cui non è un allenatore semplice da prendere. Napoli però è una piazza graditissima per lui oggi, ci mancherebbe altro».
Repubblica ha fatto il nome dell’ex tecnico del Barça per il post-Conte
Il presidente aveva ascoltato la sfuriata a caldo dell’amico Antonio dopo la resa di domenica scorsa a Bologna e al termine di una accorata telefonata i due hanno concordato di prendersi una pausa. Sperando che basti. Il Napoli è convinto che Conte abbia bisogno solo di ricaricare le pile e non pensa minimamente all’ipotesi di un clamoroso ribaltone in panchina. Ma allo stesso tempo De Laurentiis conosce troppo bene il focoso carattere del tecnico leccese e per questo non ha preso sotto gamba il suo sfogo di Bologna. «Le partite perse stanno diventando troppe e io non accompagno un morto». Tradotto: Antonio non deve avere dubbi sulla voglia di reagire degli azzurri e sulla disponibilità del gruppo a seguirlo. Altrimenti l’ipotesi delle sue dimissioni – al momento secondaria e sfumata – rischia di prendere pericolosamente corpo nei prossimi giorni. Tutto sarà più chiaro nel week-end, perché lunedì 17 novembre sarà il giorno del dentro o fuori. Il presidente da ieri è all’estero e non vuole nemmeno pensare al piano B. Il nome che circola è quello dello spagnolo Xavi Hernandez.











