Prima i direttori sportivi duravano 10 anni, adesso saltano come gli allenatori (Times)
"Una volta questi dirigenti erano semi-sconosciuti, oggi gli si chiede risultati immediati. E spesso fanno la fine degli allenatori che assumono"

As Roma 12/05/2019 - campionato di calcio serie A / Roma-Juventus / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Fabio Paratici
“Una volta l’allenatore aveva dieci partite, il direttore sportivo dieci anni, ma i tempi cambiano”. E oggi i direttori sportivi hanno un destino parallelo a quello degli allenatori: saltano, vengono “esonerati” con una frequenza che ormai ne ridefinisce proprio il ruolo. Lo sottolinea nella sua analisi sul Times, Martin Samuel.
“Ora sembra che tutti siano al guinzaglio. Ed è una tendenza in crescita. Al West Ham United , il responsabile del reclutamento Kyle Macaulay ha lasciato il club insieme a Graham Potter. In precedenza, il club aveva rimosso il direttore tecnico Tim Steidten meno di un mese dopo aver esonerato un altro allenatore, Julen Lopetegui”. Ma è solo un esempio dei tanti che fa Samuel.
L’editorialista del Times scrive che ormai “una pessima nomina dirigenziale rovina il club con la stessa sicurezza con cui può rovinarlo qualsiasi allenatore. E non è solo in sala riunioni che il ruolo è in fase di revisione. “Se cantano ‘licenzia l’allenatore’, il consiglio di amministrazione pensa di licenziare l’allenatore”, mi ha detto David Pleat. “Se cantano ‘licenzia il consiglio di amministrazione’, licenziano sicuramente l’allenatore”.
“E se cantassero “licenziate il direttore tecnico”? Questo è praticamente il coro del Leicester City da diversi anni ormai, rivolto al direttore sportivo Jon Rudkin”, per esempio. Questi dirigenti in precedenza passavano inosservati. Sviluppavano accademie, elaboravano piani per molti anni, supervisionavano modelli di reclutamento. Ma il lavoro è diventato enorme. Il ritorno di Michael Edwards al Liverpool fu accolto come la seconda venuta di Shankly, il Manchester United fece un tentativo con Dan Ashworth al Newcastle United come se potesse trasformarli da solo. Il Chelsea sottrae reclutatori al Brighton & Hove Albion quasi con la stessa frequenza dei giocatori”.
“Eppure, questo riporta i dirigenti al punto in cui si trovava l’allenatore: una richiesta di rendimenti immediati al posto di una strategia a lungo termine. Al giorno d’oggi i dirigenti sportivi ricevono la stessa indulgenza degli allenatori che nominano. C’è un po’ di giustizia in questo, anche se non c’è molto senso”.











