Musetti può ancora sperare nelle Finals, è in finale all’Atp di Atene

Battuto Korda in tre set. Domani la finale contro Djokovic: se Musetti vincerà, sarà qualificato alle Finals di Torino. In caso di sconfitta, potrebbe comunque riuscire a qualificarsi grazie alla rinuncia del serbo.

Musetti tennis, Sinner

Italy's Lorenzo Musetti celebrates after winning the men's singles quarter-final match against Germany's Alexander Zverev at the ATP Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 14, 2025. (Photo by PIERO CRUCIATTI / AFP)

Lorenzo Musetti ha battuto Sebastian Korda in tre set (6-0; 5-7; 7-5) in semifinale all’Atp di Atene, e si porta a un solo match dalle qualificazioni alle Atp Finals di Torino, che cominceranno questa domenica.

Il tennista italiano, però, potrebbe rientrare nei migliori otto anche in caso di sconfitta in finale, se Novak Djokovic dovesse rinunciare. Domani alle 17 Musetti affronterà proprio il serbo. E se dovesse vincere ad Atene, sarà alle Finals nel gruppo di Jannik Sinner, Alexander Zverev e Ben Shelton.

Musetti: «Il pubblico meriterebbe due italiani alle Finals»

Intervista al Corriere dello Sport.

Quanto le pesa non vincere un titolo da tre anni? Lo avrebbe barattato con i quarti di New York?

«Sono due cose diverse. I quarti di finale in uno Slam ti danno qualcosa in più come punti e soddisfazioni, mentre un titolo è qualcosa che rimane in una carriera. Chiaramente c’è differenza tra perdere una finale in Atp 250 o una finale Major come è successo a Sinner. Sul momento è ovvio mi abbia fatto male, anche perché me la sono giocata fino alla fine e forse avrei meritato qualcosa in più. Inoltre è chiaro che tre anni dopo la vittoria di Napoli, questo titolo lo cercavo e lo volevo. Speravo di alzare il trofeo, ma dopo due giorni fa già parte del passato. Sono pronto ad andare avanti».

E’ in piena corsa per un posto alle Finals. Come la sta vivendo?

«Intanto ho sorpassato De Minaur e sono contento perché salire al settimo posto era uno dei miei obiettivi. Direi che provo un misto tra entusiasmo e pressione, ma sono onorato di essere nella posizione di lottare per la qualificazione a Torino. Giocare con i migliori otto del mondo sarebbe speciale, un sogno che coltivo da quando ero piccolo, in più il pubblico si meriterebbe di avere due italiani in campo».

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