Il Mondiale si avvicina eppure la Nazionale Usa non scalda i cuori dei tifosi americani (Athletic)

L’ultima gara disputata a Philadelphia contro il Paraguay ha avuto meno di 18.500 spettatori. Si scaldano più i tifosi di origine messicana

ORLANDO, FLORIDA - JANUARY 22: Head coach Mauricio Pochettino of the United States waves to fans prior to a game against the Costa Rica at Inter&Co Stadium on January 22, 2025 in Orlando, Florida. Julio Aguilar/Getty Images/AFP Julio Aguilar / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Il Mondiale si avvicina eppure la Nazionale Usa non scalda i cuori dei tifosi americani (Athletic)

Trasformare ogni partita di calcio della nazionale in “feste… celebrazioni del calcio”, eventi imprescindibili nell’avvicinamento al Mondiale del 2026. Era la visione di JT Batson, Ceo di U.S. Soccer. L’idea-base di un piano ambizioso: con il Mondiale in arrivo, l’entusiasmo del pubblico statunitense avrebbe dovuto impennarsi. “Dovrebbero essere qualcosa che tutti attendono con entusiasmo”, aveva insistito Batson. La realtà negli Usa, però, è diversa. Ne scrive The Athletic

La Nazionale Usa non riempie gli stadi

L’ultima gara disputata a Philadelphia contro il Paraguay non è riuscita neppure a colmare gli 18.500 posti del Subaru Park, nonostante il sostegno caloroso dei tifosi guaraní. È stato un segnale preoccupante, sufficiente a spingere Mauricio Pochettino — alla guida della Nazionale — a rivolgere un nuovo appello pubblico. “Abbiamo bisogno che i nostri tifosi seguano e sostengano la nazionale”. “Chi è l’eroe? La squadra. La squadra deve essere il loro eroe”.

Prosegue Athletic:

Le ragioni di questa freddezza sono profonde, culturali, stratificate. Lo sviluppo del calcio negli Stati Uniti è stato ritardato e anomalo, e quando il movimento ha iniziato a crescere, le partite della nazionale si erano già trasformate in eventi costosi e iper-commerciali, senza avere ancora una base emotiva solida. L’obiettivo della federazione era replicare l’ambiente mondiale in ogni amichevole tra il 2022 e il 2026. Ma gli avversari migliori non erano disponibili: impegnati in Nations League o qualificazioni, lasciando agli Usa un calendario di seconda fascia. E quando si è scelto di andare negli stadi Nfl, gli spalti erano semivuoti. Oppure pieni… di tifosi messicani.

Nel 2024 la precoce in eliminazione in Copa America non ha aiutato.

Neppure l’arrivo di Pochettino è riuscito a invertire la percezione. Non ha cambiato la narrazione popolare. Non ha reso la squadra più simpatica. Non ha portato nuovi tifosi. Solo negli ultimi due mesi, con tre vittorie e un pareggio contro squadre qualificate al Mondiale 2026, la curva emotiva è tornata a salire. 

La speranza è che qualcosa cambi da marzo, quando gli Usa affronteranno Portogallo e probabilmente il Belgio. Poi due amichevoli a cavallo tra maggio e giugno, prima del ritiro mondiale a Irvine, in California. È lì che la federcalcio immagina finalmente gli stadi Nfl pieni per il calcio. La situazione attuale, però, è diversa. (…) Il tempo per invertire la rotta c’è. Ma il 2026 si avvicina.

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