Gattuso: «Ho chiamato Spalletti per fargli i complimenti, mi ha chiesto se avevo bisogno di qualcosa»

In conferenza: «Ho sentito Spalletti, gli ho fatto i complimenti»

Gattuso

Mg Bergamo 05/09/2025 - qualificazione Mondiale 2026 / Italia-Estonia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gennaro Gattuso

L’Italia dovrà affrontare per i prossimi impegni di qualificazione per i Mondiali contro la Moldavia il 13 novembre (ore 20:45) e contro la Norvegia il 16 novembre alle 20:45. Rino Gattuso ha parlato in conferenza pre presentare i prossimi impegni

Gattuso: «Conte è un allenatore vincente, saprà come muoversi»

«Posso dire poco sul Napoli, ha un grande allenatore che ha vinto tanto e che sa come muoversi. Quando si vince è difficile confermarsi, ma Antonio ha le capacità per superare questo momento». Queste le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore, con cui ha commentato la crisi dei partenopei. L’ex tecnico di Milan, inoltre, ha anche concesso una battuta su Spalletti: «Ho sentito Spalletti, gli ho fatto i complimenti. L’ho chiamato per fargli l’in bocca al lupo. Era il minimo. Mi ha chiesto se avessi bisogno di qualcosa»

“Giocano pochi italiani”

Gattuso chiude parlando della difficoltà del campionato italiano e degli italiani che giocano poco: «Facendo i complimenti a Italiano e Gasperini voglio evidenziare come il calcio italiano sia di livello. Ma diciamocelo, in Premier League fanno un altro sport. Ma il nostro campionato è molto, molto impegnativo. In Italia abbiamo allenatori incredibili molto preparati. Un’altra cosa importante: ogni settimana nelle prime cinque, sei squadre ci sono pochi giocatori da vedere. Questa è la mia difficoltà più grande da vedere. Pio e Raspadori stanno giocando poco. Quest’ultimo per me è fortissimo, ma sta giocando molto poco. Ciò mi fa star male. Non dobbiamo pensare che il nostro calcio fa cagare, non è così»

Quale il miglior partner per Scamacca? «Scamacca non ha la dinamicità di Pio e Retegui al momento. A loro due, come Moise, piace muoversi. Ma anche Scamacca può farlo eh. Vuole sfruttare le sue doti balistiche, ma ha le possibilità. Non c’è un giocatore ideale che può giocargli vicino. Possono farlo sia Retegui che Pio».

Gattuso ha parlato del suo ritorno a Milanello per preparare la sfida con la Norvegia e su Gabbia: «Ho tanti ricordi. Quello sì, non sono emozionato. Gabbia è cresciuto molto, sapevo che era un ragazzo serio. Ho detto anche a lui che è molto migliorato, sbaglia poco. Quano un giocatore è umile e capisce queste cose per me è già un grande valore».

Gattuso sulla differenza del lavoro in difesa: «E’ cambiato il calcio. Oggi si gioca sui riferimenti, non di reparto. Così c’è sempre doppia profondità, mai una linea. Da un po’ di anni in questa parte si va in questa direzione. I giocatori prendono uomo su uomo a tutto campo. E’ un altro sport, roba di quaranta anni fa. Vediamo giocatori alti che non sanno saltare perché sembra uno scandalo mettere una “forca” e staccare di testa, non c’è più un muro: di questo dobbiamo parlare! Riuscire a lavorare di reparto dopo aver fatto 600 minuti in un altro modo è difficile. Prima si lavorava in un’altra maniera».

Gattuso ha detto la sua sulla posizione di Calafiori: «Riccardo non fa solo il terzino sinistro, anche la mezzala, viene dentro al campo, si sa muovere. E’ un giocatore “smart”. Può giocare dappertutto». 

ll commento di Gattuso sui giovani Azzurri: «Venti giorni fa abbiamo fatto una riunione molto importante con le persone che lavorano in Federazione. Il lavoro negli ultimi anni è incredibili, ma bisogna proseguire, non perdere per strada i nostri giovani. Quando io e Gigi abbiamo fatto le giovanili abbiamo vinto poco, in u-17, u-18 abbiamo sempre fatto fatica. Ora è il contrario, ma materiale ce n’è tanto. C’è un grandissimo lavoro nel settore giovanile. Bisogna essere bravi ora ad alzare l’asticella, e dare la possibilità ai ragazzi di farli sbagliare. Noi battezziamo subito, invece fino a 22 anni non dobbiamo battezzare nessuno».

Gattuso ha commentato cosa gli è piaciuto in queste giornate di Serie A: «Mi piace il coraggio di Italiano, di Gasperini. Mancini sembra Cafù, un pendolino. Qua si capisce tante cose. Sono due allenatori che non hanno paura, sistematicamente portano quattro, cinque uomini in zona offensiva. Tanta roba!».

Gattuso sui pochi gol in campionato: «Voi vedete il calcio come faccio io. Se si preparano le partite con i centrocampisti che vanno larghi per favorire la costruzione, fanno fatica a entrare in area. Per questo motivo qua tante squadre hanno centrocampisti che non arrivano negli ultimi venti, venticinque metri». 

Gattuso ha parlato dei pochi gol segnati in Serie A: «I numeri parlano. La tattica è padrona nel nostro campionato. Abbiamo allenatori bravissimi a livello tattico. Gli spazi sono molto meno. Si gioca in spazi corti. Difficile giocare a campo aperto, cosa che invece accade in altri campionati, dove si verificano picchi di velocità. Da noi il gioco è più complicato“. Su Kean, infortunato: “Non avrebbe dovuto giocare la partita di Coppa della Fiorentina con il Mainz. Ha preso un colpo e l’abbiamo perso. Dispiace, ma abbiamo attaccanti forti, che ci hanno già dato una mano».

Difficile prevedere un raduno prima della prossima sosta per le nazionali. Lo ha dichiarato Gattuso: «In questo mese abbiamo lavorato per quattro, cinque giorni di fila sul programma. Non c’è lo spazio per anticipare del lavoro. Potremmo trovare spazio a gennaio per stare uno, due giorni a Coverciano. Ma i club, con tutto il bene che ci vogliono, devono lavorare con un calendario pieno. Dobbiamo noi trovare i ragazzi fuori, fare cene. Dobbiamo gestirla così. Più di un raduno non potremmo fare. La Lega ci sta dando una mano, ma è difficile. Siamo all’undicesima giornata di campionato, ritroverò i giocatori alla trentesima».

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