Conte stavolta non può lamentarsi del calendario, il Bologna ha riposato due giorni in meno (Damascelli)
Questo weekend il derby tra Juventus e Torino, che ormai ha perso la grande attesa cittadina. E il Milan spera di rilanciarsi in testa.

Dc Napoli 04/11/2025 - Champions League / Napoli-Eintracht / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Questo sarà il weekend di campionato che precederà la sosta delle nazionali. Oltre al derby della Mole, il Napoli andrà a Bologna; la squadra di Conte proverà a confermarsi come capolista della Serie A prima di riprendere la stagione dopo la sosta.
Il commento di Damascelli sul weekend di Serie A e Conte
Tony Damascelli su Il Giornale scrive:
“Ci sarebbe il derby, Juventus-Torino è una partita che fu, ha smarrito quell’attesa cittadina che portava alla sfida forte, due squadre divise in classifica e nei progetti, resistono soltanto le tifoserie ma non è più il clima antico di sfottò e provocazioni, colpa dei titolari di azienda, Elkann e Cairo non eccitano il popolo curvaiolo anzi sono contestati, specie l’alessandrino del Toro. Prima del derby c’è Como-Cagliari e qui la propaganda sul football di Fabregas prepara i coriandoli, Lecce-Verona sa già di salvezza ma c’è, soprattutto, da aspettarsi un Milan libero e tosto nel risultato contro il Parma, per rilanciarsi in testa, aspettando il Napoli che andrà a Bologna in una sfida trappola per Conte il quale non potrà lamentarsi del calendario, la squadra di Italiano ha giocato giovedì, dunque ha due giorni in meno di relax. La chiusura domenicale, concede all’Inter un impegno non semplice, come sembrerebbe, contro la Lazio”.
A Napoli il secondo anno è ancora più difficile (Gazzetta)
“Antonio Conte vive la sua demitizzazione napoletana nonostante sia primo in classifica in campionato e ancora in corsa per la Champions League, anche se a un passo dal burrone. È nella condizione del funambolo Philippe Petit quando deve attraversare il filo che ha steso tra le Torri Gemelle a New York, vede i fantasmi del suo passato: la cattiva riuscita in Europa delle sue squadre, quindi il vuoto, ma è quella la sua impresa e deve camminare sul filo. Resistere. Uscire. Vincere.”
“Quando Conte ha scelto Napoli sapeva che sarebbe stata una esperienza di grande difficoltà e crescita rispetto alle altre squadre che aveva allenato. Sapeva di andare a rifondare e a creare una identità calcistica che non vedeva mai la maturità, sussisteva ma non si radicava, ed ha scelto due volte di farlo: prima di vincere lo scudetto e dopo averlo vinto, con una forza da funambolo.”











