Conte insiste che la rosa è ristretta ma protagonisti sono Neres e Lang che lui vedeva pochissimo (Gazzetta)

Conte si tenesse stretto questi due, in attesa che le sue opzioni crescano, non gli va male neanche così.

Conte

Dc Napoli 25/11/2025 - Champions League / Napoli-Qarabag / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte insiste che la rosa è ristretta ma protagonisti sono Neres e Lang che lui vedeva pochissimo (Gazzetta)

Conte continuano non essere amato dalle parti di Milano. Ora che è a Napoli, non lo tollerano. Ne hanno scoperto il presunto essere piagnone. Dopo lo scudetto scippato all’Inter lo scorso anno, poi non ne parliamo proprio.

Ecco cosa scrive la Gazzetta dello Sport con Arianna Ravelli:

Conte fa la scelta opposta (rispetto a Spalletti, ndr): schiera in partenza dieci degli undici titolari che hanno iniziato contro l’Atalanta. Non solo: a decidere, ancora una volta, è il solito McTominay, a riprova che anche tra i titolari c’è qualcuno che sa fare la differenza più degli altri. La prestazione, in una serata non banale visto l’anniversario della morte di Maradona, è stata brillante, nonostante le difficoltà a sbloccare il risultato nel primo tempo. Conte nel dopopartita ha insistito che la rosa è ristretta: nelle ultime due partite però ha funzionato. Protagonisti sono i due esterni, Neres e Lang che fin qui l’allenatore ha visto pochissimo (ma il primo potrebbe presto insidiare Politano). In campo si scambiano e soprattutto dialogano molto (sono molto amici anche fuori, chissà se è un aiuto). In attesa dei top, manca un po’ di qualità nelle rifiniture, però la squadra ne sta guadagnando in imprevedibilità. Insomma, Conte si tenesse stretto questi due, in attesa che le sue opzioni crescano, non gli va male neanche così.

Conte: «Se non hai calciatori disponibili, devi trovare situazioni diverse. A sfruttare sempre gli stessi, i rischi aumentano»

L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky dopo la vittoria contro il Qarabag in Champions 

Fischio finale, tu rimani al centro del campo con la squadra

«Serata speciale per Napoli e per il Napoli, perché comunque Maradona ha rappresentato e rappresenta qualcosa che è difficile spiegare se non lo vivi. Ci tenevamo a onorare questo giorno che è un giorno triste. Però c’era una buona energia e l’abbiamo presa e data»

Vittoria che va al di là del punteggio

«Il Napoli non era morto neanche dopo il Bologna, è questione di dare sempre tutto quello che abbiamo. Poi le partite si possono vincere o non vincere. È un momento di grandissima difficoltà a livello di disponibilità dei giocatori, ma è dall’inizio dell’anno. Dobbiamo partire da un presupposto che i calciatori vanno in campo e se non ce li hai devi trovare situazioni diverse e sfruttare sempre gli stessi e i rischi aumentano. Ce li abbiamo questi problemi ma li stiamo affrontando. Ricordiamoci che in Champions non ci sono squadre facili».

Credo che quello che ti faceva male era non avere ambizione e che ora non succederà più

«L’energia è troppo importante, io devo avere grande energia perché poi la devo trasmettere alla squadra. A Bologna mi sono preso delle responsabilità perché ho detto che non sto trasferendo quello che vorrei. Io devo essere bravo a trasmettere energia e i ragazzi devono trasmettere energia. Avere voglia di soffrire e gioire tutti insieme per un unico obiettivo. Poi tante volte si giudica in base ai risultati delle partite, ma noi da inizio anno stiamo rincorrendo con tante indisponibilità. Io posso controllare tante cose, ma non posso controllare la distorsione di Gutierrez avvenuta ieri, ad esempio. Sono situazioni incontrollabili. Proprio per questo motivo i ragazzi sono incredibili perché si è alzata anche la responsabilità da parte di tutti che vedono e capiscono il pericolo a cui andiamo incontro. Spinazzola oggi è stato il primo giorno in cui non ha avvertito fastidi e speriamo di averlo con noi giovedì».

 

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