Solo in Italia abbiamo assistenti con l’ultra-vista e altri ipovedenti, ricordate il gol di Muntari? (Ziliani)
"Dopo più di 10 anni scopriamo che gli assistenti vedono da 30 metri, mentre Romagnoli non vide un pallone entrare nettamente in porta. Non ci sarà salvezza finché ogni settimana si inventeranno nuovi protocolli"

Italian referee Maurizio Mariani checks the checks the Video Assistant Referee (VAR) prior to grant a penalty to Napoli during the Italian Serie A football match between AC Milan and Napoli on September 18, 2022 at the San Siro stadium in Milan. (Photo by MIGUEL MEDINA / AFP)
Ci sono assistenti e assistenti, secondo Ziliani. Alcuni con i superpoteri e l’ultra-vista (Bindoni, che ieri da 30 metri avrebbe visto l’intervento di Mkhitaryan su Di Lorenzo) e altri ipovedenti come Romagnoli, che non vide il gol clamoroso di Muntari con Buffon che tolse il pallone da dentro la porta (ma letteralmente ndr) in un Milan-Juventus che diede ragione sempre a Conte. Di seguito un estratto significativo dell’analisi.
Bindoni, l’assistente con l’ultra-vista contrapposto a Romagnoli che non vide il gol di Muntari (Ziliani)
Scrive così il noto giornalista su X:
“Un guardalinee a 30 metri dal gioco che vede Di Lorenzo solo di spalle, dice a Mariani a pochi passi dall’azione e con visuale perfetta di fischiare il rigore 8 secondi dopo il contatto: succede solo nel campionato italiano dove 13 anni dopo l’assistente Romagnoli che non vide il gol di Muntari arriva l’assistente Bindoni che vede attraverso i corpi. […] Mariani ha la visuale libera: l’azione si è svolta sotto i suoi occhi e poiché ritiene che nessun fallo da rigore sia stato commesso fa proseguire il gioco correndo a seguire l’azione dell’Inter che nel frattempo è ripartita verso la meta campo del Napoli. Tutto chiaro? Bene. È a questo punto che entra in scena lui, l’uomo che non ti aspetti: Daniele Bindoni, che per la cronaca è l’assistente (una volta si diceva: il guardalinee) che sta seguendo la partita lungo la linea laterale lato panchine.
[…] Secondo voi chi è meglio posizionato per giudicare quel che sta accadendo: l’arbitro che è a pochi passi dai giocatori e ha piena visuale dell’azione oppure l’assistente Bindoni che è a 30 metri di distanza, i piedi sulla linea laterale e al quale Di Lorenzo, il giocatore del Napoli che cade in area sta dando le spalle? […] D’improvviso scopriamo che a vestire i panni dell’arbitro arriva un guardalinee. Un assistente che non solo si sostituisce al direttore di gara ma scavalca e mette fuori gioco il Var. […]
Diciamolo: ci mancava. Era da una vita che un guardalinee, o assistente che dir si voglia, non balzava tanto prepotentemente agli onori delle cronache. Esattamente dal 25 febbraio 2012, giorno del famigerato Milan-Juventus 1-1 del gol-non gol di Muntari […] Domanda: non essendo ipovedente, cosa sarà mai successo al prode assistente di Tagliavento? Qualunque sia la risposta, l’unica cosa certa è che brutture così accadono solo nel campionato italiano: l’unico al mondo ad annoverare guardalinee, come Bindoni, dotati di superpoteri come l’ultravista che permette loro di vedere attraverso i corpi dei giocatori a 30 metri di distanza, e ad annoverarne altri (come Romagnoli) che hanno la particolarità di disattivarsi e andare in blackout quando meno te l’aspetti, cadere in catalessi e non vedere nemmeno più se fuori c’è il sole oppure è notte fonda. […]
Ebbene, fino a che questa combriccola di incapaci sarà lasciata libera di fare i propri comodi continuando a fare scempio dei regolamenti e reinventando ogni settimana nuovi protocolli, nuove scelleratezze e nuove narrazioni, non ci sarà salvezza […]”











