Tebas contro il no a Villarreal-Barça a Miami: “Vittime di una visione provinciale mentre distruggono i nostri campionati”

Il presidente della Liga: "Si invoca la difesa della tradizione, mentre le vere tradizioni del calcio europeo sono minacciate dalle decisioni delle istituzioni che lo governano"

Tebas Pirateria

2021 archivio Image Sport / Calcio / Javier Tebas / foto Imago/Image Sport

Il presidente della Liga, Javier Tebas, ha espresso tutta la sua delusione dopo la cancellazione della partita tra Villarreal e Barcellona, che avrebbe dovuto disputarsi a Miami il 20 dicembre. In un lungo messaggio pubblicato su X  il numero uno del calcio spagnolo ha denunciato le pressioni e le interferenze che, a suo dire, avrebbero portato al fallimento del progetto.

Il comunicato di Tebas

“Oggi il calcio spagnolo ha perso un’occasione per fare un passo avanti, proiettarsi nel mondo e rafforzare il proprio futuro. Si invoca la difesa della “tradizione” da una visione chiusa e provinciale, mentre le vere tradizioni del calcio europeo sono minacciate dalle decisioni delle istituzioni che lo governano e che, anno dopo anno, distruggono i campionati nazionali — autentico motore dell’industria calcistica in Europa — di fronte all’ingenuità e alla passività di governanti europei incapaci di distinguere ciò che è essenziale da ciò che è “

Si fa appello alla “integrità della competizione” proprio da parte di chi da anni ne mette in dubbio la stessa integrità, esercitando pressioni su arbitri e autorità, costruendo narrazioni distorte o utilizzando la pressione politica e mediatica come strumento sportivo. Altri, forse in buona fede e senza piena consapevolezza, sono stati trascinati in dibattiti su informazioni che erano già state affrontate nel 2018, quando quelle presunte “informazioni” — che allora come oggi erano note — servirono soltanto come pretesto per porre fine al progetto”.

“Voglio ringraziare il Villarreal e il Barcellona per il loro impegno e la loro generosità nel far parte di un progetto che mirava esclusivamente alla crescita della nostra competizione. Non pensavano a se stessi, pensavano a tutti”.

“La Liga continuerà a lavorare, con rigore e convinzione, affinché il calcio spagnolo resti competitivo, opponendosi a chi vuole distruggerlo, ma sempre nel rispetto delle sue radici e garantendone la sostenibilità. Il calcio spagnolo merita di guardare al futuro con ambizione, non con paura. Continueremo a provarci. Questa volta, ci siamo andati molto vicino”.

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