Rabiot: «Allegri è un vincente. Non credo cerchi rivincite»

Alla Gazzetta: «Ha fame di vittorie e tanta passione. Questo mi piace, perché anche io sono così»

Rabiot

Db Torino 27/04/2023 - campionato di calcio serie A / Juventus-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Adrien Rabiot

La Gazzetta dello Sport propone oggi una lunga intervista ad Adrien Rabiot, tornato in Italia al Milan con Max Allegri 

Chi lotta per lo scudetto?

«Al solito tante squadre. Vedere la Roma così in alto è un po’ una sorpresa. Il Napoli rimane la più forte. L’Inter è l’italiana che finora ha fatto meglio in Europa e, contrariamente a noi, hanno il vantaggio di giocare insieme da tempo. Non è scontato creare subito la giusta dinamica. Alla Juve c’è qualità, ma meno di Napoli o Inter, manca ancora l’alchimia da scudetto. Lotteranno per la zona Champions. Noi di sicuro lotteremo fino all’ultimo e spero di vincere di nuovo lo scudetto, perché quello con la Juventus non l’abbiamo celebrarlo degnamente a causa del Covid. Stavolta mi piacerebbe festeggiarlo con tutti i tifosi in piazza».

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Quanto ha pesato la chiamata di Allegri? «Con Allegri c’è sempre stato un ottimo rapporto. Siamo simili, e lo apprezzo molto umanamente. Ci siamo chiamati e scritti spesso pure la scorsa stagione. Poi con il Milan c’erano già stati contatti lo scorso anno, ma non se n’era fatto nulla. Quest’estate si sono fatti avanti a inizio estate e sono tornati alla carica dopo il problema aMarsiglia. È stato il momento giusto per tutti»

Allegri è più determinato rispetto al vostro ulti-mo anno alla Juventus? «È sempre stato molto determinato. È un vincente. Ha sempre fame di vittorie e tanta passione. Questo mi piace, perché anche io sono così. Non credo cerchi rivincite, perché è un allenatore che ha vinto molto ed è rispettato nel mondo del calcio. Penso abbia voglia di mostrare che ha la possibilità di portare una squadra alla vittoria. E se il Milan l’ha preso è perché sanno che può fare grandi cose». 

Max le chiede di trasmettere al Milan mentalità e grinta che aveva alla Juventus? «Allegri mi ha voluto al Milan perché sa che posso trasmettere la mia esperienza ai più giovani, impegnandomi al massimo in allenamento come in partita, sempre con la voglia di vincere. E lo stesso possono fare altri giocatori di riferimento come il capitano Maignan e Modric». 

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