El Kaddouri: «Non mi ha fatto piacere la scelta di Sarri di escludermi dalla lista Champions»
A Stile tv il doppio ex di Napoli e Torino: «Ho imparato tanto a Napoli, poi non ho voluto rinnovare perché avevo 25 anni e volevo giocare titolare e a Napoli il mio ruolo era quello di entrare dalla panchina»

El Kaddouri (foto Ciambelli)
L’ex centrocampista del Napoli e oggi allenatore dell’Under 17 della Spal, Omar El Kaddouri, è stato intervistato da Stile Tv sulla sfida contro il Torino
«Nella mia carriera ho fatto alcune scelte sbagliate, poi il fisico non mi ha aiutato tantissimo perché fino a 26/27 anni sono stato bene, ma poi diversi infortuni mi hanno bloccato la carriera. A Napoli mi divertivo, a Torino pure! Giocavo con continuità, con Ventura avevo un rapporto straordinario e mi ha insegnato tanto, mi ha formato a livello calcistico e poi il gruppo era unito, facemmo dei risultati che non si sono più visti purtroppo a Torino. Ci qualificammo in Europa League e poi a Torino si vive benissimo».
El Kaddouri racconta anche un retroscena di mercato legato ai suoi anni al Napoli:
«Di Sarri invece dico che è stato l’allenatore più bravo tecnicamente che ho avuto, insieme a Ventura. A livello personale, il primo anno fu buono, il secondo un po’ meno perché non fui inserito nella lista Champions e giocare la Champions era il mio sogno. Due giorni prima che uscisse la lista dovevo andare all’Atalanta di Gasperini, Sarri non mi lasciò andare e da quel momento, non essendo poi stato inserito nella lista, nei successivi 5 mesi i rapporti un po’ si incrinarono. Poi non ho voluto rinnovare perché avevo 25 anni e volevo giocare titolare e a Napoli il mio ruolo era quello di entrare dalla panchina. Ho imparato tanto da Napoli, dai campioni che c’erano, ma io volevo giocare. Volevo andare all’Atalanta, ma poi ho incontrato Sarri dopo qualche mese e ci siamo salutati, per cui non c’è ad oggi alcun problema, ma quella scelta non mi ha fatto piacere».
Infine due battute anche sul poco spazio avuto in azzurro:
«Io volevo fare la mezzala e quindi essere l’alternativa ad Hamsik, ma Sarri mi faceva subentrare a Callejon che ha giocato 38 partite su 38 in campionato, non ne saltava una per cui era complicato giocare! Da mezzala credo che avrei potuto dare di più, ma da Callejon ho imparato tanto. Lo guardavo tanto, era un ruolo nuovo per me e lui era un maestro».