Borini scende in quarta divisione inglese: «Non conta la lega, voglio solo giocare a calcio» (Guardian)

Vuole continuare a giocare ancora due o tre stagioni. La scelta è legata alle origini della moglie, di Liverpool. Intanto studia per diventare direttore sportivo.

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Borini, con un passato in club come Chelsea, Liverpool e Milan, ha scelto il Salford attirato dallo sviluppo del club sotto i co-proprietari Gary Neville e David Beckham. Pur avendo ricevuto un’offerta dall’Australia, ha deciso di rimanere in Inghilterra per motivi familiari.

Borini giocherà in quarta divisione inglese

Scrive il Guardian:

“L’ex nazionale italiano ha una mentalità da uomo d’affari e sa riconoscere un buon affare. Tuttavia, unirsi al Salford non è stato certo una questione di soldi. Dopo la partenza dalla Sampdoria, dove aveva vissuto una stagione difficile dopo essere stato emarginato, Borini voleva giocare per amore del calcio. Tornato nel nord-ovest d’Inghilterra, dove la moglie Erin ha la sua casa nel Cheshire, ha cercato un’opportunità per giocare”.

«Ho detto al club: “Fate quello che potete. Non nego un contratto per qualche centinaio all’anno o al giorno. Voglio solo giocare a calcio e darvi la stessa opportunità di cercare la promozione”», ha dichiarato l’attaccante italiano.

L’amicizia di Borini con l’assistente allenatore del Salford, Alex Bruce, ha aperto la porta: «Mi hanno detto: “Vieni ad allenarti, dai qualcosa al gruppo, stai con i ragazzi, aiutaci a capire se stiamo facendo le cose giuste o sbagliate e mantieniti in forma”. Poi è arrivata l’opportunità di firmare e ho detto che voglio giocare a calcio. Non importa la lega o il contesto, conta giocare. Il Salford sta diventando un vero club di calcio. Non stanno semplicemente spendendo soldi a caso… sono persone di calcio che gestiscono un club di calcio».

Borini ha giocato sotto grandi tecnici vincitori di Champions League come Carlo Ancelotti, José Mourinho e Luis Enrique. L’allenatore del Salford, Karl Robinson, è di Liverpool, come la moglie di Borini.

«Capirlo è più difficile di mia moglie», scherza Borini sull’accento di Robinson. «È molto aperto al dialogo, un modo intelligente di approcciarsi. Lo vedo parlare spesso con i giocatori, fare domande o scherzi per rompere il ghiaccio – lo stesso faceva Ancelotti».

«Ho realizzato tutto quello che potevo»

Poi il Guardian riporta:

“Borini vuole giocare ancora due o tre stagioni, ma sa di essere nel finale di carriera. Studia ‘global football business management’ con l’obiettivo di diventare direttore sportivo o amministratore delegato. «Mi piace avere il controllo», dice sorridendo”.

Intanto la strada verso Wembley per Salford inizia contro il Lincoln City, con Borini pronto alla prima partenza dopo le presenze contro Oldham e Gillingham. Momenti come la finale di League Cup 2014 lo spingono a continuare a giocare, sempre con passione:

«Ho spremuto il limone fino all’ultima goccia. Ho realizzato tutto quello che potevo, forse ho fatto anche più del previsto per quello che ho, sapendo che ci sono giocatori più talentuosi che ottengono meno. Sono felice di ciò che ho fatto. Voglio finire la carriera senza rimpianti, e credo di esserci riuscito».

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