Il Telegraph demolisce il Pallone d’Oro: «Una parata goffa e deprimente che celebra l’individualismo»

"Due ore di tv esecrabili: è lo sport reinventato per persone la cui vita ha raggiunto l'apice il giorno in cui hanno acquistato una targa personalizzata"

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Brest 11/02/2024 - Champions League / Brest-Paris Saint Germain/ foto Psnewz/Image Sport nella foto: Ousmane Dembele’ ONLY ITALY

E anche quest’anno il Pallone d’Oro… “Questa cerimonia non ha lasciato dubbi sul fatto che il Pallone d’Oro esista, e che alcuni lo considerino significativo. Forse ripeterlo abbastanza lo rende tale. Pallone d’Oro!”. Il Telegraph sbotta: il Pallone d’Oro, il premio ma soprattutto la sua celebrazione, è una cagata pazzesca. Ma lo scrive molto meglio, di così.

“Saranno necessari altri incantesimi, visto che si è trattato di due ore di televisione esecrabili: cosa succede quando si prende tutto ciò che ci ha fatto innamorare del calcio e si crea l’opposto in un laboratorio, sponsorizzato da Qatar Airways? È lo sport reinventato per persone la cui vita ha raggiunto l’apice il giorno in cui hanno acquistato una targa personalizzata. Sembrava che la poltiglia dell’intelligenza artificiale avesse prodotto un rumore bianco, reale, da cravatta nera”.

“Naturalmente non c’è nulla di sbagliato nell’assegnare un premio ai calciatori dell’anno; è solo la vanagloria che circonda questo evento a renderlo così profondamente sgradevole. Sempre più giovani giocatori parlano della vittoria del premio come di una loro ambizione, una prova deprimente che un’ascesa dell’individualismo in tutta la società sta contagiando lo sport di squadra. Non si possono combattere le tendenze sociali diffuse, ma dobbiamo opporci coscienziosamente a questa goffa parata”.

Il Telegraph scrive di “faticaccia priva di fascino, guardata da calciatori con espressioni inespressive perfezionate durante ore di briefing sui calci piazzati”.

“L’organizzazione e la direzione erano scadenti. Mi sono annoiato meno alle assemblee scolastiche e ho visto edizioni più energiche di Sports Personality Of The Year. Di certo sono più raffinate. Pubblico ostile nell’infernale mondo senza vibrazioni del Théâtre du Châtelet, luci scintillanti, pavimenti lucidati ma apatia quasi totale fino al momento di consacrare Dembélé del Paris St-Germain contro Lamine Yamal del Barcellona”.

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