Gasperini: «Il mio modo di giocare può rappresentare un limite, perché si rischia di subire gol e perdere partite»

Intervista al canale ufficiale della Roma. Sulle tensioni con Massara, dà una risposta a dir poco criptica. Urgono rabdomanti del pensiero

Gasperini

Dc Roma 23/08/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Bologna / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gianpiero Gasperini

Gian Piero Gasperini, allenatore della Roma, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del club e si è soffermato anche su cosa è accaduto nelle ultime ore di calciomercato. Repubblica aveva scritto che Massara ha minacciato le dimissioni per le tensioni col tecnico. Notizia poi smentita. Il club evidentemente ha avvertito l’esigenza di far parlare Gasperini.

Queste le sue parole:

«Come spesso succede le ultime ore sono sempre quelle più travagliate, dove le società si muovono per risolvere quello che non viene fatto nelle precedenti settimane. La Roma aveva la voglia e la necessità di chiudere ancora qualche operazione, ma pur con una società molto disponibile anche dal punto di vista economico, secondo me le operazioni disponibili non avrebbero portato un vantaggio tecnico. Penso che la società potrà fare il tutto con più calma nel mercato di gennaio».

Riguardo il feeling con la società:

«L’ho detto e lo ribadisco che con la società c’è sempre stata unione d’intenti e feeling. Durante il mercato siamo riusciti a realizzare quello che volevamo solo in parte, però la disponibilità da parte della società è stata sempre molto alta, anche se fino al 30 giugno c’è stato il fardello del Fair Play Finanziario. Il mercato è diventato anche complicato per le tante persone che ci partecipano. La priorità era l’attacco ed erano stati individuati profili molto favorevoli, però la realtà del mercato non sempre ti consente di arrivare dove vuoi».

Gasperini ha poi parlato degli otto nuovi acquisti:

«Sul mercato si è operato in linea con le motivazioni per cui io e la proprietà ci siamo allineati. Sono arrivati due ragazzi nuovi e giovani in difesa, Wesley a destra a coprire un ruolo che spesso lo scorso anno era coperto da Soulé. È arrivato El Aynaoui a sostituire Paredes e Gourna-Douath. Ho preferito un centrocampista in meno per avere magari un attaccante in più per il mio modo di giocare, che mi ha portato a buoni risultati».

Leggi anche: Gasperini non sapeva che la Roma non avrebbe potuto spendere, altrimenti non avrebbe accettato (Zazzaroni)

Qualche parola sull’attacco della Roma?

«In avanti Ferguson e Bailey a sostituire Shomurodov e Saelemaekers. È il reparto che richiede più attenzione ed investimenti e non nego che avrei voluto una maggiore presenza, aggiungendo il giocatore che avevamo individuato, ma non è stato possibile adesso. Dobbiamo partire da quello che abbiamo, recuperare Dovbyk che si è impegnato moltissimo. Anche Baldanzi e Pellegrini insieme agli altri mi hanno dato risposte incredibili e sono convinto che faremo bene. Guardiamo avanti perché ci sono le condizioni per esprimerci bene».

Che auspicio ha per il futuro dei suoi giocatori?

«I ragazzi sono perfetti, dobbiamo lavorare sul campo per migliorare le prestazioni di tutti, però hanno uno spirito encomiabile ed io sono contento di questo. Giochiamo in una piazza che ha grande passione, ci sostiene e ci da spinta. È chiaro che abbiamo vinto due partite.. Il mio modo di giocare può essere un limite se non riesci a concretizzare e poi rischi di prendere gol e perdere le partire, ma questo è il mio modo di vedere il calcio e questi ragazzi mi seguono. Soulé in particolare l’ho spostato più avanti e sta dando risposte notevoli ma sono convinto che sarà così per tutti».

Sulle voci di tensioni con Massara:

«Sono due mestieri diversi, è chiaro che il mercato ha le sue strategie, quando c’è da spingere, quando fare offerte, quando parlare con procuratori o quando bluffare ma è chiaro che ci deve essere una sinergia tra direttore sportivo, allenatore e società. Io non conosco il passato ma quest’anno la presenza della società è stata molto più continua e più efficace che in altri anni e questo per me è necessario ed indispensabile in un calcio dove le cifre sono così alte e c’è bisogno di fare una squadra. Quando in campo pretendo ci sia una squadra così deve essere anche in una società con a capo una proprietà, che poi è quella che subisce maggiormente le critiche e gli apprezzamenti».

Riguardo il riscontro con tifosi: 

«Sono contento. Siamo solo all’inizio e credo che abbiamo ancora tante partite per cantare vittoria però sono contento dell’approccio. Sono contento del comportamento dei giocatori e di queste due prime apparizioni. Conoscevo la passione dei tifosi e di questa città verso il calcio. L’obiettivo è dare soddisfazioni prima ancora di mettere traguardi che tutti ci auguriamo siano il più alti possibile. La base è quella di creare una connessione tra squadra, tifosi e proprietà. Questi sono i primi passi per ottenere risultati».

Gasperini ha poi concluso parlando dell’entusiasmo di affrontare questa nuova sfida:

«Quando si chiude una fase come quella del mercato si tira al massimo per ottenere il più possibile, poi si tira un punto e si guarda avanti. Questo significa giocare le prossime partite con il Torino, il derby, poi la Fiorentina e poi l’inizio dell’Europa League. Per alcuni mesi la palla passa al campo e non si parlerà più di mercato. La situazione è questa e dobbiamo cercare di ottenere il massimo».

Correlate