De Luca garantisce: «Il livello di preparazione del Napoli è evidentemente a un buon punto»

Il medico sociale del Napoli a Radio Crc: «Questo chiaramente ci fa sperare per le imminenti prestazioni. Noi siamo pronti e tranquilli, ma dobbiamo considerare che giocare ogni tre giorni fa aumentare il rischio di infortunio»

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Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Gennaro De Luca, medico sociale del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc per fare il punto della situazione in vista della ripartenza azzurra tra campionato e Champions League.

Napoli, le parole del medico De Luca

«Infortuni muscolari? Il primo step quando si ha un sospetto di lesione muscolare è l’inquadramento diagnostico. L’esame di primo livello che utilizziamo qui in sede è l’ecografia muscolo-scheletrica che ci dà già numerose informazione, ha zero effetti collaterali ed è ripetibile e quindi consente di seguire l’evoluzione della lesione. Quando le lesioni sono più complicate è necessario completare l’iter diagnostico con una risonanza, perché in questo ambiente è importante stabilire bene i tempi della prognosi per dare allo staff tecnico informazioni precise», esordisce De Luca.

«Il nostro lavoro è soprattutto di prevenzione. Quando seguiamo i calciatori dobbiamo valutarne tutti gli aspetti: ad esempio, tra i fattori di rischio ci sono anche le alterazioni posturali o le disfunzioni di movimento. Noi monitoriamo e seguiamo tutti questi aspetti ed eventuali variazioni. Il problema delle recidive è un qualcosa che dobbiamo sempre cercare di evitare e, per fortuna, spesso ci riusciamo: fondamentale in questo è seguire la guarigione della lesione, assicurandoci che sia ottimale. Ovviamente ci sono una serie di esami che ci aiutano in questo», spiega.

De Luca, poi, entra nel merito dicendo: «La medicina dello sport è un insieme di specializzazioni: noi valutiamo sia da un punto di vista traumatologico che di riabilitazione e ci occupiamo anche di una parte cardiologica. Siamo abituati alla collaborazione con altri professionisti: i radiologi esperti di diagnostica muscolo-scheletrica sono per noi un grosso supporto. Il dipartimento di radiologica del Pineta Grande Hospital è ottimo, ci sono radiologi di primo livello, che per noi sono spunto di confronto e crescita continui. Io guardo con particolare attenzione alla parte di medicina rigenerativa: l’applicazione di tecniche nuove è promettente per quanto concerne la parte articolare».

«C’è entusiasmo nel gruppo squadra, si sta entrando nel vivo della stagione. A parte i tre infortunati che ci sono stati, il livello di preparazione è evidentemente ad un buon punto. Questo chiaramente ci fa sperare per le imminenti prestazioni: ci affacciamo ad un periodo di impegni intenso. Da questo punto di vista siamo tranquilli, ma dobbiamo considerare che fare partite ogni tre giorni, non poter inserire i giusti riposi – e questo non vale solo per noi, ma per tutte le squadre – inevitabilmente fa aumentare il rischio di infortunio. Noi siamo sempre pronti, ma è così», sottolinea.

«Prevenzione? Se teniamo in considerazione i fattori di rischio è chiaro che la prevenzione è focalizzata sul prevenire tali fattori. Noi ad inizio stagione e nel corso dell’anno ripetiamo dei test funzionali e posturali per capire per ciascun giocatore il livello di controllo motorio e di mobilità articolare e laddove vengono individuate delle specifiche disfunzioni o deficit si lavora su quelli per migliorare la performance e generare una riduzione del rischio di infortuni», conclude.

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