De Laurentiis: «Conte si è inquietato per la cessione di Kvaratskhelia ma San Gennaro ci ha messo del suo»

A Sky: «Nei prossimi quattro anni costruiremo stadio e centro sportivo. Non disperiamoci se stasera non dovesse andare bene, la Champions è lunga»

De Laurentiis

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Prima della sfida di Champions tra il Napoli e il City, il presidente azzurro, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport.

Le parole di De Laurentiis

Nuovo film scudetto?

«Abbiamo lavorato duramente per tutto l’anno facendo tesoro anche del successo che man mano stavamo raggiungendo. Quindi giravamo in continuazione tante di quelle interviste e scene per rendere le emozioni che stavano vivendo i tifosi e tutti noi insieme. E’ un film che prenderà per mano il cuore di tutti i tifosi a Napoli e in Italia. Invito tutti i napoletani che vogliono rivivere quelle tappe a vederlo.

Siamo partiti anche bene col campionato, stasera abbiamo una partita molto difficile. E’ la terza volta che si viene a Manchester. Purtroppo questa volta la nuova Champions non ci permetterà di giocare a Napoli contro questa squadra. Lo abbiamo fatto con Mazzarri e con Sarri; con Mazzarri addirittura vincemmo 2-1 e pareggiamo 1-1 e mandammo a casa Mancini. Con Sarri invece non andò bene».

«È la prima nostra volta in questa Champions, andiamoci cauti e giochiamocela con grande sentimento e ardore. Speriamo che succeda quel che ci auguriamo, però non disperiamoci se dovesse accadere qualcosa di inaspettatamente non positivo. Nella vita bisogna sempre sperare, sperare e sperare. E questa volta la Champions anche più lunga del passato, per cui ne vedremo di partite. La squadra è appena all’inizio, io confido molto nella capacità di Antonio Conte e di tutti i nove acquisti che abbiamo fatto e con cui abbiamo integrato la potenzialità di questa squadra».

Il suo legame con Conte?

«Antonio ha assorbito, rispetto alle precedenti sue esperienze, l’amore e la passionalità che corre per tutte le vie di Napoli e nei dintorni di Napoli. Così come Napoli nel Settecento era la vera capitale europea da tutti i punti di vista, oggi, dal mio punto di vista, io che ho casa a Los Angeles e ho casa a Roma quando sto a Napoli mi sento un’altra persona. Cioè apro gli occhi, mi guardo in giro, guardo Capri davanti, Sorrento a sinistra, Ischia a destra, se faccio un passo vado a Ercolano, a Pompei. 
Poi con Antonio abbiamo avuto successo perché ha saputo rimescolare le carte nonostante tutti gli incidenti.. Può essere che si è inquietato per la mia cessione di Kvara, ma io non potevo rischiare l’articolo 17, non potevo dare questa soddisfazione al calciatore, al padre e all’agente. però San Gennaro ci ha messo la mano e con questi straordinari ragazzi abbiamo portato a casa la vittoria»

Goulam la voleva salutare

«Ciao Ghoulam, purtroppo quel 1 novembre del 2017 segnò il tuo incidente in un momento in cui eri il più forte d’Europa e lo ricordiamo stasera. Non ti abbiamo dimenticato, sei presente nei nostri cuori e in quello dei tifosi. Sarai sempre il benvenuto in casa Napoli».

È riuscito a portare il brand Napoli tra i più importanti in Europa, quali sono le prospettive per il futuro?

«Il Napoli innanzitutto deve pensare nei prossimi quattro anni a costruire il nuovo entro sportivo e il nuovo stadio per completare il ciao di crescita che è stato realizzato in 21 anni. Però dobbiamo stare attenti perché il calcio potente oggi è quello inglese e dell’Arabia, tutto il resto del mondo sta pagando lo scotto di un’incapacità di far sì che gli stadi virtuali portino a casa i risultati economici che possano far crescere il calcio».

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