Conte torna a casa con molti cattivi pensieri. Il suo Napoli più confusionario (dopo Verona) – Corsera
Non è la solita squadra. Steccano anche McTominay, Anguissa, pallide controfigure dei giocatori rabbiosi e determinanti che siamo abituati a vedere

Db Milano 28/09/2025 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Frank Anguissa
Conte torna a casa con molti cattivi pensieri. Il suo Napoli più confusionario (dopo Verona) – Corsera
Il Corriere della Sera, con Alessandro Bocci, scrive di Milan-Napoli 2-1.
Il Napoli perde la prima partita dopo sette mesi e non deve farne un dramma, ma Conte torna a casa con molti cattivi pensieri. Non è la solita squadra, ballerina in difesa e inconcludente in attacco. Le stelle stanno a guardare, a cominciare da De Bruyne, che se la prende pure per la sostituzione, ma steccano anche Mctominay, Anguissa, pallide controfigure dei giocatori rabbiosi e determinanti che siamo abituati a vedere ogni week end. Anche nella ripresa, con l’uomo in più, il Napoli non dà mai l’impressione di poter davvero riprendere il Milan. Solo un paio di tiri di Neres e niente più nella notte che esalta il Diavolo e lo riporta agli antichi splendori.
Allegri ruba l’idea a Conte, saltando addosso alla partita, con coraggio, ritmo, voglia. Modric è padrone del centrocampo, ma ogni soldatino rossonero recita un copione perfetto. Due gol in trentuno minuti annientano il Napoli più confusionario dell’era Conte, se si eccettua l’esordio dell’anno scorso a Verona. L’allenatore degli azzurri, con quasi tutta la difesa fuori, decide di far esordire Marianucci, 22 anni, scuola Empoli, punto fermo della Under 21 e ancora a zero minuti in questa stagione, al posto di Beukema. Una scelta che non paga.
Conte: «I cambi di De Bruyne e McTominay? Penso che siano stati giusti. I cambi si fanno per cercare di fare qualcosa di buono»
L’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la sfida contro il Milan
Le parole di Conte
Una settimana non fortunata, ma cosa è mancato oggi?
«All’approccio nulla, dispiace aver concesso subito il gol. A livello di squadra potevamo fare meglio. Diciamo che all’inizio partite a San Siro subito sotto dopo 4 minuti non era semplice. Nel primo tempo la partita l’abbiamo giocata. La squadra mi è piaciuta, abbiamo pressato il Milan altro e creato delle possibilità di gol. Poi c’è da migliorare perché ultimamente abbiamo concesso qualche gol di troppo. La parte difensiva è sempre stata la nostra forza e dovremmo essere bravi. Però venire qui a San Siro a giocare con questo carattere on è facile. Dobbiamo avere delle buone sensazioni a livello di squadra ma sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare dove si deve lavorare».
Il Napoli è mancato nel secondo gol perché c’era la difesa schierata. C’è qualcosa che vi sta portando ad essere più fragili?
«Questa è la prima sconfitta su 5 partite, arrivata a San Siro contro il Milan. Il Milan ha della qualità importante in mezzo al campo, ci sta che ti fanno due gol. Però noi sappiamo benissimo che bisogna fare meglio come squadra. Ci vuole più attenzione e concentrazione, perché poi sul 2-0 era dura. Abbiamo riaggredito alto e anche creato delle situazioni, ma alla fine devi anche fare gol».
Sei stato obbligato a mettere in campo giocatori che non avevano mai giocato. Marianucci ha giocato perché non è nella lista Champions?
«Marianucci è un calciatore che è stato comprato dal Napoli, fa parte della rosa e mercoledì non avrebbe potuto giocare. Si sta allenando bene e si è guadagnato questa possibilità di giocare, ha grandi potenzialità, ha dimostrato che può stare nella nostra rosa. Oggi ha meritato la chance, mercoledì speriamo che non accada nulla perché non abbiamo altri centrali. Quando si gioca ogni tre giorni e hai un periodo che colpisce la difesa non è facile, ma la situazione nostra cambierà con la crescita dei ragazzi che sono arrivati. Purtroppo molti di loro dovranno crescere in campo nelle partite ufficiali. Sono molto contento della prestazione di Luca che lo aiuterà a crescere».
I cambi di Bruyne e McTominay?
«I cambi. Ho cercato di mettere giocatori freschi per l’uno contro uno e ho cambiato l’attaccante con Lucca. Uno fa i cambi per cercare di fare qualcosa di buono e penso che siano stati cambi giusti»