Cassano: «Ritenevo Conte un allenatore di terza fascia, chiedo scusa. Oggi è tra i migliori al mondo»
A Viva el Futbol: «Prima metteva tutti dietro la linea della palla. Non avrei mai immaginato che (Conte, ndr) potesse usare il 4-1-4-1. Mi sta piacendo anche come parla»

Ci Napoli 11/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Nell’ultima puntata di “Viva el Futbol” Antonio Cassano si è soffermato anche sul Napoli spendendo numerosi elogi per Antonio Conte. L’ex attaccante barese ha cambiato idea sul tecnico azzurro: per lui (che ai tempi della Juventus lo definì “di terza fascia”), è oggi uno dei 3-4 migliori allenatori al mondo.
Le parole di Cassano
Cassano ha innanzitutto commentato le vicende del mercato estivo, concentrando la propria attenzione sull’arrivo di De Bruyne: «Io pensavo: ‘arriva De Bruyne? O vendono Anguissa o Anguissa è fuori (in panchina, ndr)’. Non avrei mai immaginato che (Conte, ndr) potesse usare il 4-1-4-1. E invece Anguissa ha giocato ed è stato mostruoso in queste prime tre partite».
L’ex fenomeno di “Bari Vecchia” ritiene che certi cambiamenti «li fanno solo un determinato tipo di allenatori». E aggiunge: «Conte lo ritenevo uno di terza fascia in passato, ma si è evoluto. Prima metteva tutti dietro la linea della palla, quando è tornato l’anno scorso invece ha subito mostrato di voler giocare, di stare alti. E io dico: ‘scusa, faccio un passo indietro’. L’anno scorso ha fatto un miracolo, ora si sta evolvendo: per me, oggi, è tra i migliori 3-4 allenatori al mondo. Bravo lui, mi sta piacendo anche come parla, negli ultimi tre anni ‘è cambiato tanto: quando deve dire una cosa la dice, ma è più simpatico ed empatico».
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Athletic elogia Conte: è uscito dalla sua comfort zone, si è adattato al calcio di oggi. Merita un grande riconoscimento
La prestazione autorevole – a tratti esaltante – offerta dal Napoli di Antonio Conte contro la Fiorentina ha colpito anche oltreoceano. Tanto che The Athletic, la sezione sportiva del New York Times, le ha dedicato un articolo di approfondimento titolato “I mostri di Firenze” in cui esalta il lavoro del tecnico leccese.
Athletic e il Napoli 2.0 di Antonio Conte
“Il Napoli ha preso un treno diretto per Firenze, ma è stato costretto a fare dei cambiamenti. C’erano tre esordienti nella squadra titolare, una coppia di difensori centrali nuova di zecca, un nuovo centravanti, un nuovo rigorista e un modulo che rimane in fase di sviluppo”, sottolinea Athletic. “Tutto ciò ha influenzato il Napoli? Sì, ma non in modo negativo. È stata la migliore prestazione stagionale, anche se gli ultimi dieci minuti sono stati difficili”, aggiunge.
La testata statunitense prosegue riavvolgendo in nastro della partita:
“Il portiere di riserva Vanja Milinkovic-Savic non ha sbagliato un colpo, Kevin De Bruyne – “un genio” secondo Conte – ha trasformato un rigore in avvio e gli esordienti Beukema e Hojlund hanno segnato. In particolare, la conclusione di Hojlund è stata imprendibile per David de Gea che ha subito tre gol ma è stato comunque, insieme a Dodo, il miglior giocatore della Fiorentina”.
L’endorsement per Antonio Conte:
“La volontà di rompere gli schemi è stata un tema ricorrente nella scorsa stagione, quando ha iniziato ad abbandonare il 3-5-2 a lungo associato a lui. La prestazione di sabato al Franchi ha fatto parlare di calcio relazionale; la connettività di una squadra cerebrale, con quattro centrocampisti e un terzino che gioca come tale, se si include il capitano Di Lorenzo. Conte merita un immenso riconoscimento per essere uscito dalla sua zona di comfort ed essersi adattato ai tempi”.