Baroni rischia la panchina a Torino e il calendario non lo aiuta: le prossime sono Lazio e Napoli (Tuttosport)
Peggior attacco e peggior difesa del campionato, due punti sopra la zona retrocessione. Il Toro è diventato un ammasso di paure su paure.

Mg Milano 05/03/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Lecce / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Marco Baroni
Il Torino non riesce a portare la vittoria a casa contro il Parma, perdendo 2-1. La panchina di Marco Baroni comincia a traballare e i tifosi continuano a protestare contro la dirigenza.
Baroni è a rischio esonero a Torino
Secondo quanto riportato da Tuttosport:
Baroni comincia a rischiare: inevitabile. Classifica pericolosissima. Peggior attacco e peggior difesa del campionato. Granata appena due punti sopra la zona retrocessione. Ormai il Toro di Cairo, Vagnati e Baroni è diventato uno spettro, ammasso di paure e paure. Il futuro prossimo sembra una condanna, in assenza di reazioni da squadra vera. Sabato giocheranno contro la Lazio a Roma, poi ospiteranno il Napoli: calendario spaventoso, ora più che mai.
I tifosi protestano contro il presidente Cairo
La Stampa apre la foliazione dello sport con due paginoni dedicati allo “Psicodramma Toro”. E qui scopriamo che i tifosi del Torino sono – per l’ennesima volta – scesi in piazza a protestare contro Cairo. In cinquemila. E che a dare un volto alla protesta stavolta è arrivato Alessandro Baricco. Scrive Repubblica: “Il popolo granata che scende un’altra volta in piazza per protestare. Il presidente Urbano Cairo che non si presenta allo stadio. Il “suo” Torino che si affloscia, ne prende tre dall’Atalanta e sbaglia pure un rigore con Zapata sullo 0-3. Non è stata soltanto la grande giornata della Dea che ha maramaldeggiato, doppietta di Krstovic e gol di Sulemana, e ritrovato Lookman. Quella di ieri è stata soprattutto la caporetto del Torino inteso come squadra e come società. Al mattino, nel mirino di oltre cinquemila tifosi è finito una volta di più Cairo, contestato da anni non tanto per i risultati, anonimi, quanto per il grigiore e l’aridità di una gestione così lontana dalla passione e dalla tradizione Toro. L’ambasciatore della protesta diventerà senza dubbio Alessandro Baricco”.