Lookman è l’ennesima conferma che sono i calciatori a essere proprietari del cartellino, non i club (Il Giornale)

Almeno Koopmeiners presentò certificati medici. Lookman è sparito e basta. Se non sarà punito da Atalanta o Federcalcio, sarà un precedente pericoloso

Lookman

Atalanta's Nigerian forward #11 Ademola Lookman celebrates scoring his team's third goal during the UEFA Europa League final football match between Atalanta and Bayer Leverkusen at the Dublin Arena stadium, in Dublin, on May 22, 2024. (Photo by Ben Stansall / AFP)

Franco Ordine, su Il Giornale, analizza la sparizione di Lookman dal campo dell’Atalanta come parte di una tendenza sempre più diffusa in Serie A: i calciatori e i loro agenti, con strategie di pressione, condizionano trasferimenti e mercato. La vicenda, oltre a incidere sul presente dell’Atalanta, solleva interrogativi sul reale potere contrattuale dei club.

Lookman latitante e il mercato si blocca

Franco Ordine, su Il Giornale, commenta la vicenda in questi termini.

“Se c’è ancora qualche esponente del calcio italiano dei nostri giorni che riesce a scandalizzarsi per la sparizione improvvisa e misteriosa di Lookman dai radar dell’Atalanta, è bene che si metta comodo e pensi non all’episodio di cui sopra ma alla tendenza che sta prendendo piede in serie A e dintorni.

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Il costo economico a bilancio delle società

Prosegue Ordine:

Nella vicenda Lookman c’è in gioco qualcosa di molto più importante rispetto alla curiosità di conoscere dove si è nascosto in queste ore. E riguarda la proprietà effettiva dei cartellini. Il costo economico è iscritto a bilancio delle società e costituisce, in larga parte, il patrimonio dei club. Ma se poi la disponibilità a un trasferimento gradito, passa solo e soltanto attraverso il parere (e la convenienza) del tesserato, ignorando l’interesse (tecnico e finanziario) della società allora la conseguenza, non scritta, è una e una soltanto: e cioè i proprietari dei cartellini restano i calciatori e i loro agenti. Nella trattativa che sta paralizzando il mercato di Atalanta e Inter, c’è stato anche chi – l’agente Andrea D’Amico – ha suggerito all’attaccante atalantino di chiedere la rescissione del contratto”.

Sull’argomento, la riflessione da fare è la seguente: “se Lookman, dandosi alla latitanza calcistica, non subisce alcun provvedimento disciplinare da parte del proprio datore di lavoro e/o dalla federcalcio, l’episodio diventerà un precedente scomodo capace di suggerire altre ‘fughe’. L’anno scorso Koopmeiners, in rotta con l’Atalanta per trasferirsi alla Juve, si era fatto almeno precedere da una sequenza di certificati medici per giustificare l’assenza! In questo allarmante scenario, c’è da segnalare l’accordo recentissimo tra Lega serie A e sindacato calciatori che prevede una riduzione secca del 25% degli emolumenti in caso di retrocessione. È uno spiraglio di luce”.

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