Il 5-0 dell’Inter al Torino dimostra che si può giocare e vincere anche con lo sciopero degli ultras (Ordine)
Sul Giornale. Quel che resta degli ultras protestano, dimenticando l'inchiesta, il processo, i due morti, il sistema criminale messo su. Ma si vince e si perde a prescindere dal tifo

Mg Udine 28/09/2024 - campionato di calcio serie A / Udinese-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Inter
Il 5-0 dell’Inter al Torino dimostra che si può giocare e vincere anche con lo sciopero degli ultras (Ordine)
C’è gran polemica a Milano per lo sciopero del tifo. Quel che resta (fuori da galera) degli ultras si Milan e Inter protestano contro i provvedimenti troppo restrittivi adottati dai club dopo che l’inchiesta e il processo hanno dimostrato come e quanto avessero provveduto a insediare a San Siro un vero e proprio sistema criminale. Ricordiamo che per quel che riguarda la curva dell’Inter ci sono stati anche due morti. Bazzecole. I due club, su indicazioni della Procura della Repubblica, hanno finalmente cambiato le regole e ora i tifosi organizzati protestano. Quindi non tifano. Franco Ordine, sul Giornale, scrive che nulla cambia. Come ha dimostrato l’Inter: si può vincere serenamente senza il tifo delle curve.
Ecco cosa scrive Franco Ordine sul Giornale:
Esiste un calcio italiano senza la presenza delle curve, i loro striscioni, i loro cori? Ad ascoltare la convinzione dei diretti interessati delle due sponde milanesi, la risposta sarebbe un no secco e polemico.
Che prende spunto dal clima registrato durante la partita di coppa Italia Milan-Bari paragonato a quello di un teatro, glaciale in alcuni snodi e caldo solo in occasione dei due gol rossoneri. Per fortuna c’è anche chi pensa a una risposta di segno opposto.
L’Inter non ha perso col Psg per l’assenza di tifo
Il conforto alla tesi “senza curve si può giocare” è paradossalmente arrivato dalla serata inaugurale dell’Inter in cui Chivu e i suoi hanno preso a martellate quel che resta del mitico Toro mentre gli esponenti della curva nord sono rimasti fuori da San Siro in segno di dissenso nei confronti del proprio club che non ha responsabilità diretta sui provvedimenti di restrizione ispirati e concordati con le Procura della Repubblica (idem per quelli del Milan, ndr).
Sul punto, tra l’altro, non è affatto dimostrato che l’assenza della curva amica abbia influito a fine maggio sulla finale di Champions league: con o senza quel sostegno, la sfida sarebbe finita esattamente come si è conclusa, tanto grande è stata la differenza di salute fisica e calcistica col Psg.
Se lo spettacolo ti entusiasma e ti esalta, anche lo spettatore meno coinvolto, il turista (e a San Siro ce ne sono in numero industriale), si esalta e si fa sentire. Se invece, di segno opposto, la performance del Milan è di così bassa produzione calcistica, nonostante il tutto esaurito, la resa è un silenzio assordante.