Conte ha provato tre sistemi di gioco e cerca la migliore collocazione per De Bruyne (Tuttosport)

È stato provato sia come playmaker che come trequartista, entrambe le volte nel 4-2-3-1. Sistema di gioco con il quale gli azzurri dovrebbero schierarsi anche questa sera nel primo vero test contro i francesi del Brest

Conte De Bruyne

Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Kevin de Bruyne

Il Napoli prosegue la preparazione a Castel di Sangro in vista di una stagione, quella prossima, che si prospetta decisamente impegnativa alla luce celle tante competizioni che attendono la compagine di mister Antonio Conte sia in Italia che in Europa.

Tra le novità già apportate alla formazione di Conte c’è l’arrivo di Kevin De Bruyne che ha esaltato i tifosi e non solo. Ora però il mister deve studiare i nuovi assetti della squadra e lo sta facendo già dal ritiro di Dimaro, per capire come meglio posizionare le nuove pedine in una squadra che la scorsa stagione ha macinato punti e vittorie.

L’edizione odierna del quotidiano TuttoSport scrive quanto segue sul mister del Napoli: “Antonio Conte, a Castel di Sangro, continua a lavorare su diversi sistemi di gioco: dal 4-3-3 al 4-2-3-1 fino al 4-4- 2, si cerca la miglior collocazione per De Bruyne, che è stato provato sia come playmaker che come trequartista, entrambe le volte nel 4-2-3-1. Sistema di gioco con il quale gli azzurri dovrebbero schierarsi anche questa sera nel primo vero test contro i francesi del Brest, in programma alle 19 allo Stadio Patini di Castel di Sangro”.

De Bruyne: dal paradiso della City Football Academy a Castel Volturno, ma vuoi mettere Posillipo e il Vesuvio?

La City Football Academy (CFA) del Manchester City non è solo un centro di allenamento, ma un vero e proprio ecosistema dedicato all’eccellenza sportiva, alla formazione giovanile e all’innovazione. Inaugurata nel dicembre 2014, questa struttura all’avanguardia ha ridefinito gli standard dei centri sportivi moderni, diventando un punto di riferimento a livello globale. La Cfa si estende su una vasta area di 80 acri (circa 32 ettari). Il centro vanta 16 campi di calcio a grandezza naturale, di cui 12 con superfici in erba naturale e 4 con erba artificiale di ultima generazione. Questa varietà permette di simulare diverse condizioni di gioco e di garantire la disponibilità per tutte le squadre in qualsiasi condizione climatica. Alcuni di questi campi sono repliche esatte del terreno di gioco dell’Etihad Stadium, permettendo ai giocatori di abituarsi alle stesse dimensioni e alla stessa qualità del manto erboso dello stadio principale.

Oltre ai campi esterni, la Cfa include anche una struttura indoor a grandezza naturale, essenziale per gli allenamenti durante i mesi invernali o in caso di maltempo, garantendo continuità e protezione dagli elementi. Un edificio dedicato esclusivamente alla prima squadra offre spogliatoi di lusso, sale riunioni, aree relax e spazi per la preparazione tattica, garantendo un ambiente sereno e professionale.

La costruzione della Cfa ha rappresentato un investimento di oltre 200 milioni di sterline, sottolineando l’ambizione del City Football Group di creare una delle migliori strutture sportive al mondo. La progettazione ha tenuto conto della sostenibilità, con sistemi per la raccolta dell’acqua piovana, pannelli solari e un’ampia piantumazione di alberi (circa 2.000) per migliorare l’ambiente circostante. Una delle filosofie chiave della Cfa è la vicinanza fisica tra la prima squadra e le squadre giovanili. Ciò permette ai giovani talenti di vedere e imparare direttamente dai professionisti, alimentando ispirazione e senso di appartenenza.

E poi penso a Castel Volturno: 3-4 campi che talvolta sono stati lodati e talaltra criticati. Una foresteria, un centro medico all’avanguardia come la clinica non distante dalla Pineta di Castelvolturno. Forse il campo da golf vicino è una carta in più da giocarsi, ma poco di più.

Il caffé e la parade sul lungomare

Il paragone è impari? Beh, se penso che De Bruyne la sera può prendere un caffè all’ombra di Castel dell’ovo o guardando Capri e fino allo scorso anno i siti più belli di Manchester erano considerati Old Trafford ed Eithad Stadium, allora penso che forse quello che vivi allenandoti si ribalta nella vita di tutti i giorni. O forse no?

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