A Barcellona Ter Stegen è diventato Ter Statuen: un monumento di se stesso (El Paìs)

Il caso del portiere è "delirante": solo a Barcellona ogni infortunio si trasforma in una opportunità di mercato

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Db Napoli 21/02/2024 - Champions League / Napoli-Barcellona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marc Andre ter Stegen

Il Barça “è il primo club nella storia del calcio in cui gli infortuni non sono un problema, ma un’opportunità, uno strumento, un’incognita”. El Paìs ironizza sul paradossale caso Ter Stegen, lo definisce “un po’ delirante”: “un referto medico non riporta più solo le condizioni fisiche di un giocatore, ma anche lo stato dei conti finanziari del club. Allo stato attuale, ogni muscolo che fa male, ogni osso che si rompe, si trasforma in una finestra spalancata attraverso cui intrufolare nuovi acquisti”.

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Un club che “si muove tra sopravvivenza amministrativa e logica creativa”. Secondo El Paìs il portiere ha scatenato una questione simbolica: “il capitano, erede di Samitier, Segarra e Puyol, tra gli altri, ha deciso di non rappresentare più se stesso. Non è una novità, né qualcosa di sconosciuto in precedenza. Quattro anni dopo l’addio di Leo Messi, il portiere sembra aver perfezionato uno stile di leadership basato sull’assenza”.

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Il deterioramento della sua immagine tra i tifosi è palpabile, e persino un po’ crudele. Le sue buone stagioni sono state sepolte sotto i recenti sgarbi, e i più ingrati hanno deciso di ribattezzarlo Ter Statuen: non si muove, non ispira, non collabora… L’uomo che dovrebbe custodire il cuore della squadra è diventato il guardiano di se stesso, e questo, senza alcuna giustificazione, è sufficiente a mantenere accesa la sua pira pubblica fino alla scadenza del suo contratto”.

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