Se Wimbledon non finisce tardi è per rispetto dei residenti del borgo di Merton (The Athletic)
Pub e negozi chiudono alle 23: gli abitanti (sono 70mila ndr) non vogliono tifosi e turisti fino a tardi in giro per la cittadina, specie attorno alla zona residenziale che confina con gli stadi

Members of staff arrange the net on Center Court prior to the start of the 2023 Wimbledon Championships at The All England Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 2, 2023. (Photo by Adrian DENNIS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
Wimbledon, il torneo di tennis più prestigioso al mondo, è da sempre un mix affascinante di tradizione e competizione. Dal suo iconico codice di abbigliamento interamente bianco alla sua celebre “coda” notturna per i biglietti, il torneo sull’erba è un appuntamento fisso nel calendario sportivo. Tuttavia, una delle sue tradizioni più singolari, e talvolta frustranti per i giocatori e gli appassionati, è il coprifuoco delle 23:00, una regola ferrea che impone la fine degli incontri a un orario ben preciso, quasi senza eccezioni.
Se Wimbledon non finisce tardi è per rispetto dei residenti di Merton (Athletic)
“L’imposizione del coprifuoco di Wimbledon è dettata principalmente dal rispetto per gli abitanti della zona residenziale circostante l’All England Club. Introdotto nel 2009, in concomitanza con l’installazione del tetto retrattile sul Centre Court, questa regola rispondeva alla preoccupazione dei residenti e del consiglio comunale di Merton. Con la possibilità di giocare più a lungo grazie al tetto, c’era il timore che i tifosi si riversassero nelle strade nelle prime ore del mattino, creando disagi e rumore. Il Consiglio di Merton ha chiarito che il coprifuoco delle 23:00 è una “condizione di pianificazione applicata per bilanciare la considerazione dei residenti locali con la portata di un evento tennistico internazionale che si svolge in una zona residenziale.
Un altro fattore chiave è la sfida della connettività dei trasporti e del rientro sicuro dei visitatori a casa. In un paese come il Regno Unito, dove la cultura è meno orientata alle attività notturne (i pub chiudono generalmente alle 23:00), la fine anticipata degli eventi è ben radicata. Questa preoccupazione per i residenti è particolarmente sentita quest’anno. L’All England Club ha chiesto il permesso di costruire 39 nuovi campi per concentrare a Wimbledon anche le qualificazioni. Nonostante l’espansione, il coprifuoco rimane un limite invalicabile, a dimostrazione dell’importanza attribuita alla tranquillità della comunità locale”.
I contrasti con gli altri tornei dello Slam
La rigida applicazione del coprifuoco di Wimbledon si scontra apertamente con la prassi di altri tornei del Grande Slam. L’Open di Francia, gli Us Open e gli Australian Open celebrano il tennis notturno, con partite che spesso si protraggono ben oltre la mezzanotte. Gli Us Open e gli Australian Open, in particolare, considerano il gioco serale come un vanto, programmando due incontri principali. Questi tornei, situati in aree meno densamente popolate rispetto all’All England Club, godono di maggiore flessibilità.
Taylor Fritz e Giovanni Mpetshi Perricard lunedì scorso hanno giocato fino alle 22:18 quando la loro partita è stata sospesa nonostante Fritz avesse appena portato il match sul 2-2 in attesa di giocare il quinto set. Ben Shelton è stato interrotto a un solo game dalla vittoria contro Rinky Hijikata, a causa dell’oscurità che impediva il corretto funzionamento del sistema di controllo elettronico delle linee (ELC). L’unica eccezione degna di nota nella storia recente di Wimbledon è avvenuta nel 2012, quando Andy Murray sconfisse Marcos Baghdatis alle 23:02. Fu un’estensione di soli due minuti, motivata dal “buon senso” dato che Murray era a un passo dalla vittoria.
L’Athletic prosegue: la tenuta fisica dei giocatori che hanno partite serali
Mentre Wimbledon, in una edizione particolarmente calda del torneo, è noto per il suo coprifuoco, altri tornei hanno visto incontri protrarsi fino a tarda notte, stabilendo veri e propri record. Novak Djokovic e Lorenzo Musetti, all’Open di Francia dello scorso anno hanno terminato la loro partita alle 3:07 del mattino. L’incontro estenuante ha avuto ripercussioni su Djokovic, che nella partita successiva ha subito un infortunio al menisco. Jannik Sinner superò agli Australian Open del 2024 Rublev ai quarti chiudendo il match all’1.30 di notte. Medvedev fu costretto a tornare negli spogliatoi nei giorni precedenti dopo la vittoria su Ruusuvuori alle 4 di mattina. Andando a spulciare negli annali, nel 2022 ad Acapulco Zverev domò Brooksby alle 4.54 del mattino
L’impatto sul corpo dei giocatori è una preoccupazione crescente. Giocare fino a notte fonda significa andare a letto tardissimo, influenzando il recupero per i giorni successivi e aumentando il rischio di infortuni. Anche se alcuni sostenitori del tennis notturno ne esaltano l’atmosfera elettrizzante, sta diventando sempre più evidente che i benefici di una maggiore attenzione e entusiasmo potrebbero non superare gli svantaggi per la salute e il benessere degli atleti.