Modric dovrà essere il portabandiera del Milan, ha chiesto: «State allestendo la squadra per vincere trofei?» (Ordine)

Non è la prima volta che i rossoneri puntano sui ricorsi storici per trovare ottimismo (a 39 anni arrivò Ibrahimovic e fu l’inizio di una risalita fino allo scudetto del 2022).

Dalic Modric

Croatia's midfielder #10 Luka Modric celebrates scoring his team's first goal during the UEFA Euro 2024 Group B football match between the Croatia and Italy at the Leipzig Stadium in Leipzig on June 24, 2024. (Photo by Christophe SIMON / AFP)

Ieri Luka Modric ha firmato ufficialmente il contratto con il Milan per un anno, con l’obiettivo di arrivare in piena forma al Mondiale 2026 e risollevare i rossoneri reduci da una stagione deludente.

Modric dovrà essere il portabandiera del Milan

Franco Ordine su Il Giornale scrive:

Luka Modric, 39 anni all’anagrafe, reduce dai trionfi di Madrid con il mitico Real scanditi lungo 13 anni, 6 le Champions League alzate e il Pallone d’oro conquistato nel 2018. È il settimo della serie dei Palloni d’oro arrivati a Milanello col trofeo già in bacheca mentre sono stati addirittura otto i campioni premiati nel corso della loro carriera in rossonero. Modric ha scelto il numero 14, appena lasciato da Reijnders passato al Manchester City e potrebbe diventare il cambio della guardia più suggestivo dell’estate milanista che punta spesso sui ricorsi storici per trovare qualche spunto di ottimismo di bandiera (a 39 anni arrivò nel gennaio del 2020 Ibrahimovic e fu l’inizio di una lenta risalita fino a toccare lo scudetto nel maggio del 2022) dopo il fallimento dell’ottavo posto.

A Milanello lo ha scortato un solo giudizio di Carlo Ancelotti: «Non parlo del campione che tutti conoscono, segnalo solo che durante l’ultima stagione non ha saltato un allenamento». Ecco: di uno così ha bisogno il nuovo Milan di Allegri e Tare per indicare la strada al gruppo che aveva perso le guide carismatiche. Ha chiesto e ottenuto il contratto per un solo anno con eventuale rinnovo. La spiegazione è semplice: ha lanciato la rincorsa all’ultimo mondiale della carriera da disputare con la sua Croazia e il Milan e il calcio italiano possono garantirgli di giungere all’appuntamento del 2026 in perfetta forma. Durante il primo incontro con Tare, avvenuto in Croazia, ha anche rivolto al ds rossonero una domanda: «Ma state allestendo la squadra per vincere qualche trofeo?». Per tutto il Milan è il segno rivelatore della sua motivazione.

Correlate