Maresca snobbato dal calcio italiano, solo Guardiola ha creduto in lui dopo il flop a Parma (Libero)

Il calcio italiano lo ha bocciato prematuramente. Ha vinto la Conference e il Mondiale per club con il Chelsea, un club che era un manicomio gestionale fino all'estate scorsa.

Db New Jersey (Stati Uniti) 13/07/2025 - finale FIFA Club World Cup 2025 / Chelsea-Paris Saint Germain / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Enzo Maresca

Enzo Maresca ha vinto il Mondiale per club e la Conference League quest’anno con il Chelsea. In pochissimi avrebbero scommesso in un impatto così importante del tecnico italiano ai Blues.

Maresca snobbato dal calcio italiano, solo Guardiola ha creduto in lui dopo il flop a Parma

Scrive Claudio Savelli su Libero:

Enzo Maresca aveva già vinto un “trofeo” ben più importante del Mondiale per Club. Aveva dato un senso a quel manicomio sportivo e gestionale che era diventato il club londinese: cifre spropositate per giocatori inutili senza mai vendere nessuno, arrivando a contarne oltre 50 in rosa. Quando Maresca è stato ingaggiato dal Chelsea, la scorsa estate, in Italia nessuno ha pensato potesse durare. D’altronde il nostro calcio lo aveva già bocciato e non cambia idea. Invece, un anno dopo, eccolo rifilare un sonoro 3-0 all’imbattibile Psg. Solo ora si parla dell’Enzo di Pontecagnano, provincia di Salerno, che aveva iniziato la sua carriera in panchina come vice allenatore di Fiorin dell’Ascoli in Serie B. A fine 2017 accetta il Siviglia come collaboratore di Montella, il maggio seguente firma con il West Ham da vice di Manuel Pellegrini. Dal dicembre 2019 all’agosto 2020 quasi perde le speranze di poter fare questo mestiere. A salvarlo è il Manchester City che gli propone un ruolo di allenatore della Elite Development Squad, praticamente l’Under 23. E lui vince il campionato.

Arriva la chiamata del Parma appena retrocesso in B. Krause vuole un allenatore giovane, di impatto, che fosse stato vicino a Guardiola. Chi crede in lui dopo il flop al Parma? Guardiola, naturalmente. Solo e soltanto Pep che stavolta lo inserisce nello staff della prima squadra che firmerà il triplete, battendo l’Inter in finale di Champions League. Maresca si sente pronto, va al Leicester e vince la Championship con due giornate d’anticipo. Bingo. Arriva il Chelsea con contratto di cinque anni. L’occasione della vita ma anche una follia perché il club è nel delirio più totale. Il rischio è lo stesso di Parma: bruciarsi. Ma Maresca se ne frega. Tiene 21 giocatori più i portieri e ne mette 20 fuori rosa. Costruisce una stagione da quarto posto in Premier (quindi pass Champions), vittoria della Conference League e del Mondiale per Club con una master class tattica in finale a Luis Enrique. Il calcio italiano non farà mea culpa. Anzi, probabilmente salterà sul carro dicendo che è un prodotto del movimento tricolore. 

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