Lucca: «Devo ancora migliorare nel gioco con la squadra, penso di essere un attaccante atipico»

In conferenza stampa parecchio ingessato o emozionato: «Non farò che ascoltare i consigli che mi darà il mister e lavorerò molto, ogni giorno. Posso giocare con Romelu, non so solo colpire di testa»

Lucca napoli

Mg Monza 09/12/2024 - campionato di calcio serie A / Monza-Udinese / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Lorenzo Lucca

Lorenzo Lucca, neoacquisto del Napoli di Conte, è intervenuto a Dimaro in conferenza stampa per presentarsi a giornalisti e tifosi. Il suo intervento ha riguardato le sue aspettative, la scelta di Napoli e il suo eventuale alternarsi con Romelu Lukaku come punte centrali durante tutta la stagione. Di seguito quanto integralmente dichiarato.

Lucca: «Il gruppo mi ha colpito, lottiamo per un unico obiettivo»

Cosa ti ha colpito di più a Dimaro?

«Mi ha colpito il gruppo così come tutte le persone che lavorano qui. Sono stato accolto bene, ci vogliamo tutti bene e lottiamo per un unico obiettivo»

Su Conte

«Non sono io a giudicare Conte, è un allenatore con esperienza e che ha vinto tanto. Posso solo imparare da lui a livello tattico e mentale, che è una delle sue forze maggiori»

Su Lukaku

«È un giocatore fantastico, con una grandissima carriera. Posso prendere molte cose positive da lui, è un piacere imparare da Romelu. Non vedo l’ora di scendere in campo e giocarci insieme»

Sulla Nazionale

«Sì ho già sentito Gattuso, quest’estate. Mi ha chiesto come stessi, però sono venuto qui perché volevo il Napoli. Da sempre la mia prima scelta. Questo percorso sta iniziando e che può finire con la convocazione ai Mondiali, ma devo giocarmi le mie carte nella maniera corretta, restando concentrato e lavorando partita dopo partita»

Sugli obiettivi di quest’anno

«Partita dopo partita dobbiamo migliorarci, durante ogni allenamento. Per quanto riguarda gli obiettivi abbiamo quello di vincere, appunto, tutte le partite. Alla fine si tireranno le somme»

Sui complimenti di Conte dopo Napoli-Udinese e sulle sue caratteristiche

«Cercherò di dare il mio supporto su tutte le mie qualità positive, per aiutare la squadra a vincere più partite possibili. Io devo dare ancora tanto nel mondo del calcio, è un piacere essere accostato a certi nomi. Sui rigori? Di certo chi ci sarà in campo li tirerà ma deciderà l’allenatore»

Sul lavoro tattico in allenamento

«Penso di essere migliorato molto da quando sono arrivato in Serie A. Forse posso ancora migliorare il lavoro coi compagni, il giocare più la palla senza pensare solo al gol. Questo non fa bene alla squadra. Devo essere più concentrato e aiutare gli altri a giocare bene, cosicché loro possano mettermi in condizione di segnare. Di tattica non abbiamo ancora parlato, mi ha dato alcuni consigli sullo stare davanti al difensore quando la palla va sulle fasce. Anche Romelu mi ha aiutato tanto, lo apprezzo»

Sulla stazza fisica

«Tanti mi hanno chiesto perché non giocavo a basket ma il calcio è sempre stato il mio sogno da bambino. Giocare con Lukaku è una soddisfazione, perché magari 4-5 anni fa lo vedevo solo in tv. Sono orgoglioso di me stesso perché so dove sono partito e so dove voglio arrivare»

Sui cross dagli esterni, sulle preferenze offensive

«Trovo di essere un po’ atipico, so sia saltare di testa che calciare. So andare in profondità, so giocare con palla al piede. Devo solo rimanere concentrato e allenarmi tanto tutte le settimane»

Sui numeri dell’anno scorso

«Gli assist fanno parte del lavoro con i compagni e in questo devo migliorare. Il colpo di testa è una mia caratteristica ma non so fare solo quello. Devo cercare di lavorare e fermarmi anche dopo gli allenamenti, entrare in campo prima degli altri per esercitarmi ancora»

Sull’emozione dell’approdo al Napoli e sul miglioramento dato da Conte

«Come ho detto prima Conte ci darà una grossa mano perché è la prima volta per me in un palcoscenico così. Sono fiducioso perché so cosa voglio, sono tranquillo. Devo solo ascoltare l’allenatore e mettermi a disposizione»

Sul suo trasferimento all’Ajax

«Sicuramente sono maturato tantissimo lì, ho vissuto un anno con difficoltà fuori da casa. Ero giovane ma sono bagagli che ti porti dentro, che ti fanno crescere tanto e sono grato all’Ajax. Ora penso solo al Napoli, è la mia assoluta priorità»

Su chi è Lucca fuori dal campo e sullo scudetto

«Non ho tanti hobby, però magari d’estate mi piace giocare a padel, stare con gli amici, stare in famiglia perché vivere lontano da casa si fa sentire. Per quanto riguarda i festeggiamenti penso che siano stati emozionanti e vorrei viverli anche io. Sono concentrato e voglio dare il massimo perché venire qui è stata la mia prima scelta dall’inizio»

Sul percorso in carriera

«La gavetta che ho fatto mi ha aiutato tanto a crescere perché mi sono subito confrontato con persone più grandi, soprattutto in certe categorie come Promozione o Serie D che vedono il giovane come una persona da intimorire. Lo consiglio molto perché ti dà cazzimma, diciamo. So bene quanto ho lavorato per essere oggi qui. Il numero di maglia l’ho scelto perché 7+2 fa 9, il 9 era già impegnato quindi ho scelto 27.»

Sulle palle inattive

«Ora stiamo correndo tanto, stiamo faticando tanto. Sotto quel punto di vista non abbiamo provato niente ma sicuramente lo faremo, dobbiamo ascoltare quello che ci dice l’allenatore e farlo di conseguenza»

Sulle parole di Inler

«Con Gokhan e Carnevale ho parlato poco, ma mi ha detto che Napoli città e società sono meravigliose e che potevo solo che divertirmi. Da quando sono arrivato a Dimaro ho subito percepito una grande accoglienza da parte della società e del pubblico, il primo giorno di allenamento è stato emozionante perché non mi sarei mai aspettato tutte queste persone qui anche perché all’Udinese non c’era questa euforia»

Sul modulo

«Ho sia giocato a due che da solo in passato. Se il mister volesse che io giochi da solo o con Romelu sarei sicuramente felice. Non importa questo, conta solo rimanere concentrati e uniti»

Sulla sua personalità e su quel rigore

«Abbiamo subito chiarito tutto con Thauvin e la società. Io ciò che devo fare è aiutare la squadra a vincere»

Sull’intesa con qualche calciatore

«Già conoscevo Meret, Di Lorenzo e Raspadori. Siamo un ottimo gruppo e sto facendo amicizia con tutti loro, non posso che trovarmi bene»

Sugli obiettivi sui gol

«È meglio che un attaccante non si ponga obiettivi e che ragioni partita dopo partita»

 

 

 

 

 

 

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