L’olandese Beukema: «Non conoscevo molto bene Krol prima di arrivare a Napoli. Sono abituato al calcio di Italiano»

A DImaro: «Al Bologna uomo su uomo, su tutto il campo. Un calcio intenso. Ma anche con Conte abbiamo iniziato bene, un lavoro molto duro, mi piace lavorare duro»

beukema

Mg Dimaro 22/07/2025 - amichevole / Napoli-Arezzo / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Sam Beukema

Oggi, 25 luglio, in occasione della sua presentazione ufficiale, Sam Beukema ha parlato della stagione trionfale vissuta dagli azzurri, della preparazione già iniziata sotto la guida di Conte e dei contatti con Ndoye. Di seguito le parole in conferenza stampa tratte dal Corriere dello Sport e da Tuttonapoli.net.

Il Napoli della scorsa stagione e gli obiettivi futuri:

«L’anno scorso il Napoli ha fatto una stagione incredibile, diventando campione d’Italia. Nella prossima stagione avremo tante partite. Spero di aiutare la squadra, ho maturato esperienza in Champions League, abbiamo tanti giocatori fortissimi. Spero che possiamo fare molto bene».

Cosa si prova ad essere il secondo difensore olandese nella squadra? Il primo straniero olandese fu Krol che ti ha elogiato. Che effetto fa il difensore centrale olandese dopo di lui?

“E’ un onore essere dopo di lui qui, Krol non lo conoscevo così bene prima di arrivare qui, ma anche la mia famiglia mi ha detto che è stato un grande giocatore non solo per il Napoli ma anche per la nazionale ed è un onore giocare qui».

Beukema sulla squadra azzurra:

«Ho trovato un bel gruppo, è un onore farne parte. In vacanza avevo già incontrato Gilmour. Arrivare in nazionale è un obiettivo personale. Ho scelto il Napoli anche per questo motivo, è una grande squadra che gioca in Champions League e lotta per lo scudetto. Quest’anno spero di andare nella nazionale olandese, sarebbe un sogno».

Gli allenamenti con Conte:

«Sono abituato al calcio di mister Italiano, uomo su uomo, su tutto il campo. Un calcio intenso. Ma anche con Conte abbiamo iniziato bene, un lavoro molto duro, che ci aiuterà a fare la differenza. Mi piace lavorare duro, qualche volte lo è stato molto. Con lui ho parlato molto, soprattutto di tattica. Ora capisco quasi tutto rispetto a quello che si aspetta da me, su come dobbiamo giocare. Giocare con un allenatore così è bello. Ho preso solo un giallo nello scorso campionato, anche se mi piace giocare in maniera aggressiva».

La reazione di Beukema alla vittoria del Napoli:

«Alla seconda partita abbiamo affrontato il Napoli con il Bologna, abbiamo perso 3-0, per me non è stata una sorpresa che abbia vinto lo scudetto. Del Napoli della scorsa stagione mi ha colpito che in ogni gara ha dimostrato di voler vincere e alla fine ce l’hanno fatta. La determinazione e la disciplina che ci hanno messo in ogni settimana e che ha fatto la differenza. A chi mi ispiro? Uno dei migliori difensori è Van Dijk, è forte e moderno, ma ci sono tanti altri difensori. Anche qui al Napoli. Non vedo l’ora di iniziare con loro e giocare insieme».

Da trequartista a difensore:

«Lucca e Lukaku sono forti fisicamente, ma anche sugli esterni abbiamo tanta qualità, un bell’attacco. Spero che faremo tanti gol. Ho iniziato come trequartista, ma quando sono diventato più alto sono andato più dietro, a giocare da play. Poi ancora più indietro. Se un difensore sa giocare come centrocampista ti aiuta nell’impostazione del gioco».

Il ruolo di Beukema nel Napoli:

«Ho parlato con Conte e Rrahmani rispetto al pressing, ma se non è il momento aspettiamo quello giusto. Quando il Napoli mi ha chiamato ho pensato subito: i campioni d’Italia mi hanno chiamato! Non è stato difficile dire di sì, anche per la storia e la passione dei tifosi. Da quando sono arrivato in Italia, sono molto migliorato nella marcatura a uomo. In Olanda non siamo così aggressivi e sono migliorato. Spero di aggiungere a questa squadra la mia esperienza in Champions League, fare come ho fatto il mio gioco. Impostare da dietro. Questo è uno dei miei punti di forza e aiutare la squadra».

Le telefonate con Ndoye:

«Ho sentito Ndoye? Sì, perché è uno dei miei migliori amici con Ferguson. Lo chiamo dopo gli allenamenti, sta molto bene. Parliamo di tutto, come si fa con il migliore amico, non specificatamente del Napoli o di venire al Napoli. Vorrei sempre giocare con un amico, ma non so cosa farà. Spero che faccia tutto ciò che desidera».

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