Salt Bae è caduto in disgrazia, vittima della sua arroganza: negli Usa hanno chiuso 5 dei suoi 7 ristoranti (As)

Mangiare da lui costava anche duemila dollari. Dopo la finale dei Mondiali, entrò in campo, prese la Coppa e infastidì Messi e gli altri giocatori dell’Argentina per scattarsi dei selfie

Db Milano 18/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Salt Bae

Un tempo era ovunque online: con i suoi occhiali da sole, la maglietta aderente e il celebre movimento con cui faceva cadere il sale, è diventato un’icona dei social. Così è nato Salt Bae, lo chef turco che nel 2017 ha conquistato fama mondiale grazie a video diventati virali. La notorietà lo ha portato a costruire una rete di ristoranti di alto livello in città come Dubai, Miami e Londra.

Oggi però il suo successo sembra in declino: critiche alla qualità del cibo, proteste da parte degli ex dipendenti e comportamenti giudicati fuori luogo, come l’invasione di campo alla finale dei Mondiali, hanno compromesso la sua immagine pubblica.

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Salt Bae, il declino dall’oro all’arroganza (As)

As racconta il declino del fenomeno Salt Bae, spiegando cosa sta succedendo e le cause dietro questa caduta di popolarità:

“La gente non ci andava tanto per il cibo quanto per lo spettacolo. Una cena poteva arrivare a costare fino a 2.000 dollari, dove ciò che contava non era il gusto, ma farsi una foto con lui. La famosa bistecca ricoperta d’oro è diventata il suo piatto simbolo e, per un periodo, non c’era calciatore o attore che non passasse per i suoi locali. Ma col tempo, la situazione ha iniziato a cambiare.

Il primo colpo è arrivato dai suoi stessi dipendenti. Negli Stati Uniti, diversi lo hanno denunciato per irregolarità lavorative: turni estenuanti senza straordinari pagati e, in alcuni casi, lo hanno accusato di trattenere le mance. Invece di chiarire, Salt Bae ha semplicemente negato tutto. A questo si sono aggiunte altre lamentele per il cattivo clima lavorativo e licenziamenti senza giustificazione.”

Ma ciò che ha davvero fatto voltare le spalle al pubblico è stata la sua apparizione alla finale dei Mondiali in Qatar. “È entrato in campo senza autorizzazione, ha inseguito i giocatori per farsi delle foto e ha persino preso in mano la coppa del mondo come se facesse parte della squadra. L’immagine di Messi, visibilmente infastidito, è diventata virale e ha segnato un prima e un dopo. Quello che prima sembrava carisma, ora appariva solo come opportunismo.

Da quel momento, la bolla ha iniziato a sgonfiarsi. A Londra, il suo ristorante ha perso oltre il 30% degli incassi in un solo anno. Negli Stati Uniti ha chiuso cinque dei suoi sette locali e, sebbene ne mantenga alcuni nei Paesi del Golfo, la febbre per Salt Bae non è più quella di una volta. I suoi ristoranti non si riempiono più come prima e le critiche alla qualità del cibo non fanno che aumentare.”

Diario As conclude scrivendo:

L’ultimo esempio della sua caduta in disgrazia dopo la finale di Champions League di quest’anno. Ha cercato di entrare a una festa privata senza invito ed è stato cacciato senza pietà. 

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